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Multe, meno poteri ai vigilini

Strisce blu

Gli ausiliari del traffico potranno sanzionare solo sulle strisce blu

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Tutte le altre aree, pure se attigue ad esse, sono off limits per gli ausiliari del traffico. Lo chiariscono, una volta per tutte, le sezioni unite civili della Cassazione che sottolineano come le violazioni in materia di sosta che «non riguardano le aree contrassegnate con le strisce blu» non sono terreno di multa per i cosiddetti «vigilini». In questo modo, la Suprema Corte ha respinto il ricorso del Comune di Parma contro l'annullamento di una multa accordato a un automobilista dal giudice di Pace della città emiliana. Un precedente giuridico che varrà anche per gli ausiliari del traffico della Capitale. La Cassazione ha fatto presente che il potere degli ausiliari del traffico dovrebbe essere «più ampio in materia di sosta nell'area soggetta a concessione, in ragione del fatto che la concessionaria è direttamente interessata al rispetto dei limiti e dei divieti vigenti, in quanto qualsiasi violazione andrebbe ad incidere sul suo diritto alla riscossione delle tariffe». Un principio che vale anche nella nostra città, dove la «battaglia» tra automobilisti e vigilini parte da lontano. Tanti i casi di ricorsi presentati dagli automobilisti romani al Giudice di Pace di via Teulada contro multe elevate dai vigilini sulle corsie preferenziali, per divieto di sosta e altre violazioni del Codice della Strada sanzionabili adesso secondo la Cassazione soltanto dai vigili urbani. La Suprema Corte - sentenza 5621 - ha evidenziato che «le violazioni in materia di sosta che non riguardino le aree contrassegnate con le strisce blu e/o da segnaletica orizzontale e non comportino pregiudizio alla funzionalità delle aree distinte, non possono essere legittimamente rilevate da personale dipendente delle società concessionarie di aree adibite a parcheggio a pagamento, seppure commesse nell'area oggetto di concessione».

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