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Il Pontefice e lo scontro sui compensi

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Ladecisione della Capigruppo capitolina di ricevere l'emolumento per la visita di domani del Papa in Campidoglio è stata denunciata l'altroieri dal capogruppo de La Destra, Francesco Storace, sul suo blog. Un paio di click per scatenare coscienze e polemiche. «Una vergogna essere pagati solo per ricevere il Papa, milioni di persone pagherebbero anche solo per vederlo da lontano», ammonisce il leader de La Destra, dopo aver annunciato di lasciare il proprio gettone nelle casse capitoline. Una decisione subito seguita dal generale Antonino Torre, capogruppo della Lista civica Alemanno, mentre il presidente del Consiglio comunale, Marco Pomarici chiarisce in una nota che non solo «la convocazione di una seduta del Consiglio comunale (che dà diritto al gettone di presenza ndr) è stata unanime e consente l'assenza giustificata dal lavoro - precisa Pomarici - Ricordo poi che è consentito a tutti di devolvere in beneficenza il gettone». La replica di Pomarici arriva però appena qualche minuto prima della nuova «scoperta» dell'ormai «blogger» professionista Storace. Su internet si stanno mobilitando le «truppe laiche» per una contromanifestazione in concomitanza con la visita del Papa. «È penoso che mentre il Papa salirà in Campidoglio a Roma si possa svolgere una contromanifestazione di presunti laici, strombazzata su internet per denunciare la Chiesa nella storia - ha rivelato Storace - Hanno scambiato il Comune per l'università La Sapienza, dove al Papa è stato negato l'accesso. Roma è invece onorata e guarda con tristezza alla solita sceneggiata radical-chic». Sus. Nov.

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