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La Pisacane resta ancora scuola ghetto

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Saràstata forse una questione di tempi o di volontà non unanime. Il dato è che nonostante un accordo firmato il 5 febbraio scorso e la battaglia portata avanti dalle mamme della Piscane, insieme al deputato Pdl, Fabio Rampelli e all'assessore capitolino alla Scuola, Laura Marsilio, le iscrizioni alla scuola più «straniera» della Capitale si sono chiuse per le elementari con 18 bambini extracomunitari e 3 italiani. Amaro il commento della Marsilio sui dati definitivi delle iscrizioni che rischiano sempre più di far diventare la scuola di Torpignattara il primo istituto frequentato solo da extracomunitari, in barba all'integrazione culturale e sociale. Dopo lo «choc» arriva così l'analisi degli eventi. «Ritengo sia stato tardivo l'intervento del Municipio, così come era previsto nell'accordo, nell'operare una campagna di sensibilizzazione presso le famiglie circa i vantaggi proposti dall'assessorato per rendere ancora più elevata e dunque attraente l'offerta formativa delle scuole di tutta la rete del VI Municipio e in particolare della scuola Pisacane - commenta Marsilio - grave è stata la scelta di non sensibilizzare anche le famiglie straniere a distribuirsi sul territorio così come invece prevedeva l'accordo». Non è detta l'ultima però. A giorni è stata indetta una riunione con il direttore dell'ufficio scolastico regionale, Raffaele Sanzo, con le dirigenti scolastiche e con tutte le famiglie italiane e straniere iscritte nelle altre scuole del VI Municipio. Del resto nessuna guerra è stata mai vinta con una sola battaglia.

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