Soumahoro cambia tutto: "Il mio nuovo partito? Ha il tricolore nel simbolo"
Travolto di rimando dallo scandalo che ha coinvolto la moglie e la suocera per la gestione delle cooperative dell'accoglienza dei migranti, Aboubakar Soumahoro ha vissuto gli ultimi mesi cercando una nuova dimensione. Politica e umana. In cerca di una rinascita che potrebbe portare l'ex paladino dei braccianti, entrato in Parlamento con i proverbiali stivali sporchi di fango grazie alla candidatura offertagli dal tandem rossoverde Fratoianni-Bonelli, dall'altra parte dell'emiciclo.
Fantapolitica? Boutade? Forse. Lo stesso Soumahoro usa un modo sibillino per dare l'annuncio. “Gli ultimi anni, per me, sono stati una rinascita. La vita stessa è una rinascita continua”, dice il deputato del gruppo al Foglio. “Sono rinato", continua, "io non ragiono con le lenti del Novecento. E non procedo per semplificazioni”.
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Pensose elucubrazioni, che seguono con un'ammissione sulle prossime elezioni politiche: "Ci penso”. “Le dò una notizia”, dice alla giornalista Ginevra Leganza, "l’interesse c’è. Sono pronto a candidarmi con una dimensione di forze che portano in seno il tricolore”. Parla del centrodestra? “Con il tricolore. Faccia un check nei simboli dei partiti”.
Insomma, ci mancava il gioco del "cerca il tricolore" tra i simboli... Ma Soumahoro promette: “Io sono un pragmatico. Guarderò il progetto”. Intanto passerà le feste in Africa, in Senegal, Costa d’Avorio, Guinea. Nel caso, se ne parla il nuovo anno.
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