Ponte sullo Stretto, vertice a Palazzo Chigi. E l'Anm dopo le chat piange pure: solidarietà alla Corte di conti
È in corso a palazzo Chigi la riunione convocata dalla premier Giorgia Meloni dopo lo stop arrivato dalla Corte dei Conti sul progetto sul Ponte sullo Stretto di Messina. Al vertice partecipano il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e, in videocollegamento, il ministro degli Esteri Antonio Tajani in missione in Africa. I leader della maggioranza fanno il punto sulla mossa dei giudici amministrativi legga come l'ennesimo tentativo di mettere i bastoni tra le ruote del governo per via giudiziaria.
"Si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi un incontro tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i Vicepresidenti Matteo Salvini e Antonio Tajani e i Sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, dedicato al progetto del Ponte sullo Stretto. All'esito della riunione, si è convenuto di attendere la pubblicazione delle motivazioni della delibera adottata ieri dalla Corte dei Conti. Solo dopo averne esaminato nel dettaglio i contenuti, il Governo provvederà a replicare puntualmente a ciascun rilievo, utilizzando tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento. Rimane fermo l’obiettivo, pienamente condiviso dall’intero Esecutivo, di procedere con la realizzazione dell’opera", si legge in una nota di Palazzo Chigi.
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Intanto dopo le chat interne dei magistrati pubblicate da Il Tempo nell'ambito della separazione delle carriere, il principale terreno di scontro tra toghe e governo, l'Anm fa sentire la sia voce indignata: "La nostra solidarietà piena ai colleghi della Corte dei Conti ingiustamente attaccati da esponenti del governo per aver semplicemente svolto una funzione che la legge gli attribuisce a tutela della cittadinanza. I magistrati contabili, come tutti i magistrati, operano con serietà e competenza a tutela delle risorse pubbliche con un compito prezioso per il funzionamento dello Stato. La loro delegittimazione è dannosa perché certifica la totale insofferenza al controllo di legalità che è compito ineludibile delle magistrature, ognuna secondo la propria sfera di competenza"., si legge in una nota della Giunta esecutiva centrale dell'Associazione nazionale magistrati.
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