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Gaza, scatta la ribellione Pd contro Albanese: “Troppo protagonismo, non aiuta la pace”

Foto: Lapresse

Rosa Scognamiglio
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Mentre le piazze Pro Pal promuovo a pieni voti Francesca Albanese, alcuni esponenti del Pd mettono un punto fermo sull’operato della relatrice speciale Onu per i territori della Palestina: “Non penso sia l’ora dei protagonismi individuali”, dichiara al Foglio il senatore Filippo Sensi. A quanto pare, non è piaciuta la frase di Albanese sulla senatrice Liliana Segre, definita da quest’ultima poco “lucida” sul genocidio, tantomeno il rimbrotto al sindaco di Reggio Emilia, con il quale poi si è scusata. “È una figura molto polarizzante e divisiva”, dichiara a Repubblica Elisabetta Gualmini.

Sensi: “Non è l’ora dei protagonismi”

Sensi sembra essere molto scettico sulla relatrice: “Credo, come mostrano anche le piazze, che sia più importante che questa spinta venga raccolta da chi sta lavorando alla pace per fare presto - afferma -. Se la sinistra poi debba ripartire da un Albanese, guardi al premier australiano che ha sconfitto una destra sovranista e xenofoba con una agenda credibile e seria. Non penso sia l’ora dei protagonismi individuali”. Albanese è diventata un punto di riferimento per chi sostiene la causa palestinese ma “la priorità oggi, per chiunque abbia a cuore la popolazione di Gaza, martoriata e ridotta allo stremo, è quella di sostenere con tutte le forze il piano di pace. Che è, adesso, l’unico varco possibile per un cessate il fuoco, per la restituzione degli ostaggi e per la vita dei palestinesi, schiacciati tra l’incudine di Hamas e il martello spietato di Benjamin Netanyahu”, continua Sensi. E aggiunge: “Tutto ciò che distrae e impalla questa delicata, urgente, necessaria trattativa non mi pare utile”.

 

 

Picierno: “Molto narcisismo, poca politica e molta arroganza”

Anche Giuseppina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo, non usa mezzi termini: “Siamo passati dal bipolarismo al bipopulismo in cui l’intolleranza politica diventa un collante - dichiara -. Questo si applica al conflitto drammatico in Medio Oriente e a tanti altri aspetti della vita pubblica”. Albanese “è solo l’ultima in ordine di tempo a essere interprete di questa tendenza - precisa -. Dove c’è molto narcisismo, poca politica e molta arroganza. Come dimostra la derisione di Liliana Segre fatta con un selfie davanti a un murale qualche tempo fa e l’episodio di domenica sera su La7”. Poi Picierno commenta le manifestazioni e cortei degli ultimi giorni: “È giusto che i movimenti facciano i movimenti, c’è una società giustamente indignata per quel che avviene a Gaza - chiarisce -. Ma a me hanno insegnato che le piattaforme delle manifestazioni si condividono, non si assecondano. E se non si condividono, un partito non partecipa”.

 

 

 

Gualmini: “Francesca Albanese figura divisiva”

L’europarlamentare Elisabetta Gualmini commenta invece la cittadinanza onoraria conferita ad Albanese a Bologna e in altre città. “Io sarei stata più cauta, perché penso che il compito di un primo cittadino sia unire e non dividere. Mentre Francesca Albanese comunque la si pensi è una figura molto polarizzante e divisiva”, spiega a Repubblica. E infine: “Il punto non è la condanna degli stermini in corso a Gaza, sulla quale cui siamo tutti d’accordo, ma l’estrema radicalizzazione della politica, dei toni e dei gesti”.

 

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