Chi chiedeva la separazione delle carriere. Giustizia, la giravolta del Pd e la smemorata Serracchiani
Debora Serracchiani, nel 2019, era tra le sostenitrici più accanite della separazione delle carriere
La smemorata Serracchiani. Altro che Giolitti della prima ora, Debora, responsabile giustizia del Pd, indossa ogni possibile abito pur di apparire simpatica ai nuovi compagni. Ecco perché si dimentica delle battaglie, portate avanti fino a qualche anno fa con lo storico amico Martina, con cui ha condiviso più di una semplice corrente, e si rivela paladina assoluta del giustizialismo estremo, quello per cui l'utilizzo della giustizia come arma politica è un mantra assoluto. Si dimentica finanche di quella "separazione delle carriere" per cui ha tenuto decine di convegni in tutta Italia. La deputata, d'altronde, è campionessa nel sostenere il segretario del momento in quel del Nazareno. Motivo per cui s'inventa un copione perfetto per contestare la riforma Nordio e ogni cambiamento, da lei stessa, fino a qualche anno fa, invocato. L'accusa alla maggioranza è di "cancellare" addirittura la Costituzione. Non tutti, però, dimenticano il passato, come nel caso di Forza Italia. Gli azzurri, richiamando un articolo pubblicato dal Foglio, ricordano gli appelli della dirigente dem per la separazione delle carriere, quando nel 2019 predicava ai suoi come fosse "ineludibile per garantire un giudice terzo e imparziale".
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