
Burqa e sale di preghiera a scuola, Sardone: "Divieto come in Danimarca"

Forse bisognerebbe prendere spunto dalla Danimarca e dalla premier socialdemocratica Mette Frederiksen, che ha avanzato la proposta di imporre il dievieto del velo islamico integrale, burqa e niqab, nelle scuole e nelle università. È il suggerimento della vicesegretaria della Lega, Silvia Sardone, che da sempre è impegnata a combattere l'integralismo islamico e l'integrazione al contrario. "La motivazione è chiara: 'esistono lacune legislative che contribuiscono all'oppressione delle donne, anche negli ambienti scolastici. Ed è difficile non essere d'accordo", ha dichiarato.
Chi mette il burqa alla democrazia
Frederiksen, ha raccontato Sardone, "ha affermato con fermezza: 'Siete liberi di avere la vostra religione, ma quando siete a scuola, siete lì per imparare'". Non solo. La premier danese ha anche annunciato l'intenzione di eliminare le sale di preghiera da scuole e università, "poiché non promuovono l'inclusione, ma rischiano di alimentare discriminazioni e pressioni sociali". Ecco allora la bordata alla sinistra: "Cosa diranno di fronte a una proposta che arriva proprio da una leader del loro stesso schieramento?", ha chiesto la vicesegretaria della Lega, ricordando che per molte ragazze il velo è "una forma di oppressione e una concreta limitazione della libertà individuale".
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