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Agorà, Gasparri spegne le polemiche sul 25 aprile: “Manovrette pretestuose”

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Maurizio Gasparri, il presidente dei senatori di Forza Italia, è stato ospite della puntata del 24 aprile di Agorà, il talk show su Rai3 condotto da Roberto Inciocchi. Il senatore azzurro si è soffermato sulle polemiche della sinistra in merito alla sobrietà chiesa dal ministro Nello Musumeci nei giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco: “Non c'è nulla su cui polemizzare, né voglio alimentare discussioni su una manovra politica irrilevante. Il 25 aprile è una festa importante, quella della Liberazione, che sancisce un momento fondamentale nella nascita della democrazia. Non si può nemmeno parlare di 'ritorno' alla democrazia, perché prima del fascismo non esistevano il suffragio universale, il voto alle donne e molti altri principi fondamentali che si sono affermati solo nel dopoguerra. Quella in corso è, quindi, una polemica che si cerca in modo pretestuoso. Qualcuno ha tentato di fare polemica anche sul Papa. Alcuni cercano, quindi, lo scontro, ma - rimarca Gasparri - queste 'manovrette' non vanno alimentate perché sennò si farebbe il gioco di chi vuole drammatizzare sul nulla in un giorno che, invece, richiede serietà”.

 

 

Poi Gasparri si è concentrato sulle parole di Elly Schlein: "Quello della Schlein è stato un intervento inadeguato perché, in un momento di celebrazione, omaggio e commemorazione del Papa, cogliere l’occasione per fare un intervento che sembrava l’illustrazione degli emendamenti, si commenta da sé. C’è stata poi l’ipocrisia di chi ha citato alcune parole del Papa, ma ne ha oscurate altre. Alcuni non hanno parlato del Papa della vita, quello contrario all’aborto, critico sulla teoria gender, e hanno ignorato il suo percorso di fede. Lo ricordiamo come capo della cristianità e vescovo di Roma. Si è vista, dunque, l’ipocrisia di chi si professa ‘papista’, ma solo su singoli temi. Noi, invece, su alcuni aspetti abbiamo condiviso molto, mentre su altri abbiamo riflettuto, come sul tema dell’immigrazione. Ma è proprio su quello che si condivide di meno che si deve riflettere. E un’autorità così alta, come il Papa, dovrebbe spingere tutti alla riflessione, soprattutto - la chiosa di Gasparri - quando non si è d’accordo".

 

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