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Pd umiliato da Calenda: “Seguono Conte come fosse il loro leader”. E difende Meloni

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Carlo Calenda si distingue ancora una volta dal resto dell’opposizione. “La posizione di Movimento 5 Stelle, Avs e Partito democratico, che ormai segue Giuseppe Conte come fosse il leader, sono destinate a portare all'isolamento e all'indebolimento dell'Italia sia a livello internazionale che economico. Nei prossimi anni saremo chiamati a decidere su una Nato europea, che in Italia divide profondamente i due poli. E allora vedremo. Speriamo che il Pd abbia il coraggio di cambiare linea. Senza un centro europeista ragionevole, nei prossimi anni il Paese si avviterà in una spirale di recessione e isolamento”, le parole del leader di Azione in un'intervista al Qn. Quindi alle regionali Decaro sì e Fico no? "Esatto. Il nostro approccio - è la risposta dell’ex ministro - è sempre lo stesso, come sul piano nazionale: appoggiare candidati moderati e riformisti su programmi moderati e riformisti”.

 

 

Calenda si sofferma anche sugli altolà delle opposizioni sulla visita di Giorgia Meloni a Washington: “Penso siano demenziali. Non ho letto le stesse proteste quando il premier inglese Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron sono andati da Trump. Non si capisce perché una premier non dovrebbe accettare l'invito. Sono tutte polemiche avvilenti e un po' ideologiche”.

 

 

Per il segretario di Azione, “Trump è una calamità come le sette piaghe d'Egitto, che sta innescando una recessione che colpirà gli Usa prima e l'Europa poi. Appunto per questo bisogna cercare di farlo tornare indietro in tutti i modi. In parte ci stanno pensando gli investitori, ma vanno fatte tutte le pressioni politiche possibili". Come? "Dicendo chiaro - replica Calenda - che ai dazi risponderemmo sia tassando le big tech che intervenendo sull'acquisto del debito degli Usa, che hanno un deficit gigantesco, finanziato dagli acquisti delle banche centrali di tutto il mondo. È bastato un segnale da parte di cinesi e giapponesi per far schizzare il rendimento dei titoli e quindi il costo del debito. E Trump ha prontamente cominciato a fare retromarcia”.

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