
Giorgia Meloni, fantoccio in fiamme: "Brucia!", il video choc e il silenzio della sinistra

Il fantoccio di Giorgia Meloni, come un anno fa. Nel silenzio della sinistra. A Poggio Mirteto, in provincia di Rieti, il tradizionale Carnevalone Liberato - festa anticlericale celebrata in piena Quaresima che muove da una rivolta popolare di metà Ottocento - ha chiuso i festeggiamenti con il rogo di un fantoccio di cartapesta raffigurante la presidente del Consiglio. La premier era rappresentata in una scatola rosa dal titolo "Barbi fascio di luce", come la bambola ma con il braccio teso nel saluto romano. Durante il rogo tra i presenti si è levato il coro "Siamo tutti antifascisti". Il video ha fatto il giro dei social suscitando polemiche. Anche l’anno scorso Meloni era stata protagonista involontaria della stessa manifestazione dove, nel 2024, era stato dato fuoco a un pupazzo dai grandi occhi celesti, il vestito a forma di fiamma tricolore e il braccio teso.
Il fantoccio choc a Poggio Mirteto: Meloni diventa "Barbi Fascio di Luce"
"Per il secondo anno consecutivo il cosiddetto Carnevale di Poggio Mirteto si chiude con un gesto di vile intolleranza: un pupazzo raffigurante la nostra presidente del Consiglio è stato bruciato - dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami - Oltre ad esprimere al premier Meloni solidarietà a nome di tutti i deputati di Fratelli d’Italia, non possiamo non denunciare questo ennesimo atto di violenza. È evidente che siamo dinanzi a un clima di odio reso ancora più preoccupante dalla timidezza con cui la sinistra prende le distanze da questi episodi, che invece dovrebbero essere censurati con fermezza. Attendiamo dalla segretaria Elly Schlein parole chiare in tal senso, perchè le contestazioni e le critiche sono sempre legittime purchè queste non travalichino i confini del rispetto della persona e del libero confronto democratico".
"Questo episodio è di una gravità inaudita. Bruciare il fantoccio della Presidente del Consiglio non è satira, ma un atto d’odio che richiama le pratiche più barbare e violente della storia. Ci parlano di 'democrazia' e 'antifascismo', ma nei fatti mettono in scena veri e propri roghi simbolici contro chi non la pensa come loro. È questa la loro idea di libertà? La sinistra e i suoi fiancheggiatori condanneranno questo gesto ignobile o, come sempre, faranno finta di nulla perché l’odio è 'dalla parte giusta?', così il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, Elisabetta Gardini.
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