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Bari, la sinistra va divisa al voto. Primarie alle urne, il centrodestra sorride

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Vito Leccese e Michele Laforgia, che non si sono potuti affrontare alle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco di Bari, si affronteranno nelle urne. Ma, assicurano, sono dalla stessa parte, tanto che fin da ora si impegnano a sostenersi a vicenda in caso di sfida al ballottaggio di uno dei due contro il candidato del centrodestra. Una nota congiunta fuga ogni dubbio sulla volontà dei due, dopo le vicissitudini delle scorse settimane, di lavorare insieme nel campo progressista, e in quest’ottica va letta anche la scelta di correre entrambi al primo turno: «Non vi è altro modo, a questo punto - spiegano - per mobilitare nella sfida elettorale l’intero fronte democratico e progressista impegnato, da mesi, a sostegno dell’uno e dell’altro». «Anche se andremo divisi al primo turno», rimarcano però Leccese e Laforgia, «vogliamo ribadire con forza che siamo entrambi dalla stessa parte, alternativa a una destra arrogante, priva di argomenti, retrograda in materia di diritti, giustizia sociale e ambientale. Una destra a trazione leghista, che con lo scellerato progetto di autonomia differenziata mortifica i territori e le comunità del sud del nostro Paese». Un dialogo che non si è mai interrotto - sottolineano - perché l’obiettivo di entrambi «non è dividere, ma unire le forze progressiste».

 

 

Anche per questo, i due candidati del centrosinistra chiedono alle forze che li sostengono un patto che preveda un impegno comune sulla trasparenza delle liste e soprattutto il sostegno reciproco in caso di ballottaggio. Infine, «qualora uno fra noi venga eletto sindaco», chiedono «la disponibilità a costruire una squadra di governo che valorizzi le esperienze e le competenze di entrambi gli schieramenti». Dalla Basilicata, dove si trova per la chiusura della campagna elettorale, il leader del M5S Giuseppe Conte, che aveva fatto saltare le primarie, ’benedice’ la nota congiunta: «Noi abbiamo sempre lavorato per mantenere un’unità, ovviamente su presupposti e obiettivi condivisi e su presupposti di legalità, di rafforzamento e anche di rinnovamento. Questa proposta dei candidati è una proposta che conoscevamo e quindi noi la appoggiamo». Al di là della giustificazioni il campo largo è andato in fumo.

 

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