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Generale Vannacci capolista della Lega? Centinaio: "Chi darà il lasciapassare"

Luca De Lellis
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La corda continua a essere strattonata a suon di dichiarazioni semidiplomatiche da entrambi i lembi. Da un lato a tirarla c’è il generale Roberto Vannacci, che non solo vuole accaparrarsi una candidatura nelle liste della Lega alle prossime elezioni europee, ma vorrebbe anche un ruolo di prima fascia. Sull’altro versante troviamo invece buona parte della classe dirigente storica del Carroccio che è scettica sul valore aggiunto che apporterebbe l’ex comandante della Task Force 45 durante la guerra in Afghanistan. Fra i due fuochi c’è invece il leader Matteo Salvini, alle prese con una trattativa sia interna al partito, sia con Vannacci per stabilire il da farsi a due mesi dall’appuntamento fondamentale. L’esponente leghista Gian Marco Centinaio, intervenuto durante la puntata di Tagadà in onda su La7, neanche troppo tra le righe, ha mostrato di protendere più dalla parte delle gerarchie interne da rispettare: “Penso sia più giusto premiare persone, militanti, amministratori ed europarlamentari uscenti che ci sono da più tempo”. 

 

 

L’ospite della conduttrice Tiziana Panella non ha gradito le richieste avanzate dal generale Vannacci in merito a un presunto ruolo da capolista reclamato a Salvini. Anzi, in base al parere del vicepresidente del Senato, dovrebbe essere proprio il segretario a prendersi la responsabilità di capeggiare la lista: “Per me il capolista lo deve fare il leader del partito, non Vannacci”. Il motivo è piuttosto lapalissiano, ma va comunque ricordato: “E’ l’ultimo arrivato”. Ma se Salvini non volesse presentarsi come capolista, chi dovrebbe farlo come suo degno sostituto? “Chi sta nella Lega da un po’ di tempo, questa è la mia opinione”. Insomma, la trattativa è in corso e non c’è ancora nulla di definito e definitivo, come certificato anche da Centinaio a chiare lettere. “Non so se lo candidiamo, ne sta parlando con Salvini, e lui sarà quello che darà il lasciapassare alle liste”. Però Salvini ha tra le mani una bella patata bollente, perché in ogni modo si ritroverebbe a scontentare qualcuno. La coperta è corta, manca poco alle elezioni e il leader della Lega è di fronte a un bivio cruciale. Rinunciare a quell’eventuale gruzzoletto di voti in più portati in dote da Vannacci, così da mantenere gli equilibri interni al partito ma rischiando di farsi scavalcare da Forza Italia nei consensi. Oppure osare, rischiare il tutto per tutto con Vannacci. L’impressione è che il nodo si scioglierà a breve.

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