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Bari, volano gli stracci tra Pd e M5S. “Incomprensibile”, Schlein si infuria con Conte

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Aria di resa dei conti tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle dopo il terremoto a Bari. La nuova inchiesta esplosa questa mattina in maniera fragorosa ha portato Giuseppe Conte, leader grillino, a una pesante presa di posizione sulle imminenti primarie: «Per il M5s gli obiettivi della legalità, della trasparenza, del contrasto di qualsiasi forma di corruzione e inquinamento del voto, la lotta ai clan e alle mafie sono premesse indispensabili. Se non ci sono queste premesse, se non ci sono queste garanzie, noi non ci siamo. Per il M5S non ci sono le condizioni per svolgere le primarie a Bari. Serve un nuovo inizio».

 

 

Il passo indietro di Conte ha fatto sobbalzare dalla sedia la leadership dem. «La scelta di Conte – la reazione di fonti del Nazareno - di uscire dalle primarie è incomprensibile, se il M5s pensa di vincere da solo contro la destra, proceda pure. Ma abbia rispetto per la città di Bari, per gli elettori di centrosinistra e non pensi di dare lezioni di moralità a nessuno. Il Pd resta al fianco di Bari che ha già dimostrato quanto sia importante il Pd come presidio di legalità e buona amministrazione. Siamo certi che il Pd insieme al centrosinistra vincerà di nuovo le elezioni contro questa destra».

 

 

Le primarie si dovevano svolgere domenica e il voto era per scegliere il candidato sindaco del dopo Antonio Decaro tra Vito Leccese, sostenuto dal Pd, e l’avvocato penalista Michele Laforgia, sostenuto da sinistra e M5S. E domani Schlein sarà con Leccese insieme a Decaro ed Emilano: preparate i popcorn per l’ennesima lite a sinistra.

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