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Elezioni Sardegna, "con validi motivi...". Riconteggio delle schede? Cosa deve succedere

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Possibili colpi di scena sull'esito delle elezioni regionali in Sardegna, vinte per una manciata di voti da Alessandra Todde (Pd-M5s) su Paolo Truzzu, candidato del centrodestra. Spunta l'ipotesi di un riconteggio di tutte le schede elettorali alla luce delle distanze che si sono accorciate tra i due. "È possibile se lo schieramento che ritiene di avere validi motivi per chiederlo presenta ricorso al Tar, supportato dalle relative motivazioni, entro 30 giorni dalla proclamazione del presidente e dei consiglieri regionali da parte della corte d’appello di Cagliari", spiega l’avvocato Umberto Cossu.

 

 

È il legale che per conto di Fratelli d’Italia ha presentato un ricorso contro l’esito delle elezioni amministrative di Assemini, nel cagliaritano. Non possono essere dunque direttamente i partiti o i candidati a chiedere un riconteggio, la strada da percorrere è quella della giustizia amministrativa. "Ricevuto il ricorso, il Tar, che naturalmente terrà conto della eventuale resistenza della controparte, ha potere assoluto su come procedere. E dunque, se ritiene che il ricorso abbia solide motivazioni può disporre il riconteggio e, se i risultati dopo le verifiche dovessero essere opposti a quelli decretati dalla corte d’appello, ha il potere di proclamare un nuovo presidente della regione", spiega ancora Cossu. "A quel punto, lo schieramento perdente può impugnare la decisione al Consiglio di Stato".

 

 

Uno scenario che lascia pensare a tempi lunghissimi, insomma. "Ma nel frattempo il vincitore proclamato dalla corte d’appello si insedierà con la giunta e si metterà regolarmente al lavoro. L’eventuale ricorso andrebbe avanti in parallelo", aggiunge Cossu, specificando che il riconteggio di tutte le schede "è possibile ma altamente improbabile", perché sarebbe da prendere in considerazione solo "se emergessero irregolarità talmente gravi e diffuse da giustificarlo". Per lunedì, intanto, è previsto il verdetto finale dai 22 seggi scrutinati dagli uffici circoscrizionali dei tribunali di Cagliari e Sassari. In base a quanto trapela, il distacco di 2.600 voti del 25 febbraio sarebbe sceso a circa 800. Secondo voci confermate anche da esponenti Pd il crollo potrebbe essere ancora più netto: si parla di 650 preferenze. In base ai numeri ufficiali, e alla distanza finale fra Todde e Truzzu, il centrodestra valuterà il da farsi. 

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