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Elezioni, scatta la corsa alla rivincita con Marsilio in Abruzzo. Voto il 10 marzo

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Antonio Adelai
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Dopo il passo falso alle elezioni Regionali in Sardegna, l’attenzione dei leader del centrodestra è ora rivolta al prossimo appuntamento con le urne, in Abruzzo, il 10 marzo. Un appuntamento che diventa centrale per le forze politiche della maggioranza, oltre che per quelle di opposizione, con Partito democratico e Movimento 5 stelle che si ripresenteranno ancora alleati con la riproposizione dell’ormai famoso campo largo, a sostegno del candidato presidente, l’ex rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico. Un campo largo di cui fanno parte anche Azione, Italia viva e Alleanza verdi e sinistra. A correre per il centrodestra c’è il governatore uscente, Marco Marsilio, che nel 2019 fu il primo presidente di Regione eletto di Fratelli d’Italia. Ed è fiducioso, in vista delle elezioni abruzzesi, il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, che sottolinea: «C’è l’occasione di rivincere subito, il 10 marzo in Abruzzo, dove sono assolutamente ottimista sia come centrodestra, sia come risultato della lista Lega. Sono assolutamente sereno. Qui si è governato bene, la Lega ha liste forti in tutte le Province, mentre in Sardegna in alcune zone avevamo avuto delle difficoltà. Conto in una vittoria del centrodestra, con un risultato a due cifre della Lega, superiore a quello delle Politiche dell'anno scorso. Il centrodestra vincerà - conclude sempre Salvini - perché abbiamo lavorato, non perché gli abruzzesi sono gente strana».

 

 

Salvini, che annuncia la sua presenza già il prossimo fine settimana in Abruzzo, esclude poi tensioni con gli alleati del centrodestra, a cominciare da FdI, con cui il rapporto «è più saldo che mai», segnala. «Non cambia nulla, siamo tutti calmissimi, andiamo avanti per vincere in Abruzzo ed in Basilicata», le parole dell’altro vicepremier, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. Ostenta tranquillità anche l’esponente di Fratelli d’Italia e ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. «Non mi pare ci siano condizioni di analogia tra elezioni di livello regionale e comunale rispetto ad altri territori- osserva- Credo che i cittadini sappiano valutare e come valutano, per me, è sempre oggetto di grande rispetto. In Abruzzo io confido in un dato positivo sia per le liste, che per il buon governo espresso da Marco Marsilio. Saranno sempre i cittadini abruzzesi a giudicare».

 

 

Dal canto suo, la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, spera di poter cogliere in Abruzzo una seconda vittoria, inaspettata, tanto quella ottenuta in Sardegna, nel segno della compattezza. «E adesso si continua, testardamente unitari perché uniti si vince, questa destra non è imbattibile. Il Pd sente questa responsabilità fino in fondo e stiamo lavorando così anche in Abruzzo. Ora spero che tutta la coalizione, che lì è ancora più larga, si mobiliti per l'Abruzzo», dice la leader dem intervenendo alla trasmissione «Tagadà», su La7. Schlein ritornerà in Abruzzo nei prossimi giorni, dopo il tour che l’ha già vista protagonista nelle scorse giornate, che l’ha portata anche nei piccoli centri. «Domani, giovedì, mi sposto in Abruzzo dove c’è una competizione complicata per noi, con una Giunta uscente di centrodestra- anticipa il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, all’"Aria che tira", su La7 - Anche lì c’è un progetto molto chiaro, con obiettivi condivisi da realizzare il giorno dopo, se gli elettori dovessero premiare la nostra proposta».

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