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Sardegna, per Schlein anche con la vittoria sarà un disastro: Pd senza scampo

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“Quello sardo è un caso di scuola della strategia contiana”. È così che Il Giornale descrive il caso Sardegna in seno al Partito democratico a guida Elly Schlein. “Se vince Alessandra Todde, il merito se lo prenderà Giuseppe Conte che la ha piazzata. Se perde, la colpa sarà del Pd che si è diviso”, la frase che circola in ambienti dem riguardo alla corsa per l’isola, dove è candidata la deputata del Movimento 5 Stelle, il cui nome ha però scatenato Renato Soru, che ha deciso di sganciarsi dalla coalizione di sinistra e rischia di far perdere voti decisivi in favore del candidato di centrodestra, Paolo Truzzu.

 

 

“Se per caso si vincesse in Sardegna, tutto il quadro potrebbe cambiare”, lo scenario futuro che obbligherebbe Pd e M5S a presentarsi sempre insieme per avere flebili speranze di vittoria. Ma Angelo Bonelli non ha fiducia: “Se non ci fosse Soru sarei ottimista. Ma così la vedo difficile”. La coppia Todde-Conte è già pronta a fare la sorpresa a Schlein in caso di vittoria. “La candidata ha rifiutato il comizio con i capi dei partiti che la sostengono, su cui spingeva il Pd, sarà Conte, in caso di vittoria, a spuntare al suo fianco per festeggiare. O a puntare il dito contro gli alleati se si perde. Una situazione win-win per lui. Un rischio lose-lose per Schlein, incoronare Giuseppi come regista unico della coalizione, o accollarsi la sua sconfitta”, l’analisi del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti sulla sfida sarda.

 

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