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Ester Mieli inchioda il Pd: “Solo loro…”. Sinistra in tilt sulla condanna dei totalitarismi

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«Nel 2019 FdI ha convintamente votato, al Parlamento europeo, una mozione di condanna di tutti i totalitarismi del ’900. L’unico partito che ha avuto problemi a votarla è stato il Pd italiano». Le parole della senatrice FdI Ester Mieli, in un’intervista al Corriere della Sera, aprono una polemica con le opposizioni. «Sono sinceramente rimasta molto dispiaciuta per le parole usate da Ester Mieli, oggi sul Corriere della Sera. Sono la capogruppo del Pd nella commissione per il contrasto a razzismo, antisemitismo e crimini d’odio di cui Ester Mieli è vicepresidente e mi spiace essere qui costretta a rimarcare che per combattere l’antisemitismo servono parole di verità», ribatte dal Pd Simona Malpezzi. «La senatrice Mieli continua nella sua indecente campagna contro la sinistra, a suo avviso colpevole di antisemitismo», si aggiunge il capogruppo Avs al Senato, Peppe De Cristofaro.

 

 

«Da una sinistra così non credo si possano prendere lezioni. Ma forse siamo scomodi perché facciamo battaglie di libertà, per la centralità del Parlamento, perché gli italiani possano esprimersi con il voto, perché il popolo conti», ha detto ancora nella sua intervista la parlamentare FdI, osservando tra l’altro anche che «troppo spesso i governi precedenti e la sinistra di oggi ci hanno abituato al silenzio e all’indifferenza davanti a manifestazioni dove cori, slogan, bandiere strappate o striscioni antisemiti hanno fatto da padroni, fingendo di non vedere quello che stava avvenendo».

 

 

«La verità - controbatte allora Malpezzi - è che ci sono rigurgiti antisemiti da parte di gruppi di estrema destra e di gruppi di estrema sinistra e la vicepresidente della commissione sa perfettamente che il Pd è da sempre, certamente prima di molti altri, fermissimo nella condanna cristallina e senza ambiguità di ogni forma di antisemitismo. Mi spiace essere costretta a rimarcare che il Partito democratico ha nel suo dna la lotta contro il fascismo, autore di quelle leggi razziali che sono manifesto del profondo odio antisemita legittimato in Italia nel 1938 dal regime fascista, complice, come ricordato dal Presidente Mattarella, nell’abominio della Shoah». A Mieli invece De Cristofaro manda a dire che «davvero non si comprende come possa continuare a svolgere con equilibrio il suo ruolo nell’ufficio di presidenza della commissione per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo, presieduta con grande autorevolezza e rigore dalla senatrice Segre». «Le parole contenute nell’intervista della senatrice Mieli sono inaccettabili e vanno rimandate al mittente. Ma del resto di cosa stupirsi - conclude l’esponente Avs - la senatrice fa parte di un partito che non riesce a condannare i saluti romani e a dirsi antifascista. Farebbe bene a interrogarsi su questo, piuttosto che accusare la sinistra».

 

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