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La cura Rocca per la sanità del Lazio: più medici e posti letto

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Antonio Sbraga
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«Per il rispetto del dolore causato dall’incendio all’ospedale di Tivoli posso assicurare che non perderemo nemmeno un giorno», promette il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, annunciando l’affitto di 178 nuovi letti nelle strutture private, che andranno a sostituire quelli chiusi nel nosocomio tiburtino per i prossimi 6 mesi. È questo l’arco temporale stimato per la riapertura della struttura danneggiata dal rogo dell’Immacolata, che ha ucciso 3 degenti. Ma la Regione nel frattempo cercherà di accelerare anche il progetto del Nuovo Ospedale Tiburtino, che dovrebbe essere aperto «entro la fine di questa legislatura», nel 2028. Entro il 2027, invece, verranno effettuati 70 interventi in altrettante strutture sanitarie per l’adeguamento e la messa a norma dei sistemi antincendio per un importo complessivo di 376 milioni di euro. Ma le strutture hanno bisogno anche di rimpolpare gli organici: ieri la Regione ha autorizzato 1200 assunzioni nuove, sbloccando anche l’istituzione dell’azienda Lazio 0 attesa da almeno 2 anni.

178 POSTI LETTO «Per riavere la piena funzionalità dell’ospedale di Tivoli ci vorranno dai 4 ai 6 mesi, tutto dipende anche dai tempi per il dissequestro”, avverte il governatore. E, per far fronte all’emergenza tiburtina, “fino a giugno 2024” la Regione delibera un investimento di olIl numero Dei posti letto in affitto dalle strutture private per sei mesi per sopperire alla chiusura dell’ospedale di Tivoli tre 10 milioni di euro per l’affitto di «178 posti letto dalle strutture accreditate a supporto della rete di emergenza». Si tratta di 25 posti letto a San Feliciano, 23 a Villa Tiberia, 12 a Villa Beta nia, 14 all’Idi, 28 alla Nuova clinica Latina, 8 ciascuno nelle cliniche Guarnieri e Fabia Mater, 23 alla Nuova Itor, 3 a Villa Fulvia, 6 a Madonna delle Grazie di Velletri, 15 a San Raffaele Montecompatri e 13 al Regina Apostolorum di Albano.

NUOVO OSPEDALE TIVOLI Via libera all’appalto del progetto per il “Not”, già finanziato per 204 milioni di euro: «Noi speriamo di andare a gara prima della prossima estate, compatibilmente con i tempi del Ministero, a cui abbiamo chiesto una corsia preferenziale rispetto alla normale tempistica di 5-6 mesi», spiega Rocca. Mentre i tempi per la realizzazione del nuovo ospedale a Tivoli Terme da 392 posti letto, il governatore prevede «non meno di 2 anni e mezzo, 3 anni, comunque entro la fine della legislatura, salvo eventuali ricorsi o problemi burocratici» dunque entro il 2028.

IMPIANTI ANTINCENDIO Già finanziati per 376 milioni di euro dal luglio scorso, «in questi mesi sono state acquisite le progettazioni e gli studi di fattibilità da parte delle Aziende sanitarie.
Ora la Regione Lazio è pronta per inviare al Ministero della Salute la proposta di accordo di programma per utilizzare i fondi di edilizia sanitaria», annuncia il governatore. Sono 70 cantieri che nel prossimo triennio andranno ad adeguare altrettanti impianti nei principali distretti e ospedali: San Camillo, San Giovanni, Santa Maria, Addolorata, Britannico, Umberto I, Ifo-Regina Elena, Spallanzani, Sant’Andrea, Policlinico Tor Vergata, San Filippo Neri, Santo Spirito, Sant’Eugenio, Pertini, Cto Alesini, Grassi, Civitavecchia, Bracciano, Tivoli, Palestrina, Colleferro, Monterotondo, Subiaco, Palestrina, Velletri, Anzio, Frascati, Marino, Viterbo, Acquapendente, Civita Castellana, Tarquinia, Rieti, Latina, Formia, Terracina, Fondi, Sora, Frosinone e Ares 118.

1200 ASSUNZIONI Ma, oltre alle strutture, vanno adeguati anche gli organici: ieri la Regione ha autorizzato 574 assunzioni a tempo indeterminato, 86 a tempo determinato, 528 stabilizzazioni e 10 strutturati universitari, comprese le 584 ore di specialistica alla settimana, per ulteriori 51 milioni di euro nel 2024, “che seguono le 600 già effettuate a novembre. Per le nuove assunzioni l’investimento è pari a 191 milioni di euro dall’insediamento della mia Giuntasottolinea Rocca- Complessivamente i contratti a tempo indeterminato sono 3.447 da marzo 2023 a oggi, mentre quelli a tempo determinato sono stati 504”. Si tratterà di 255 medici a partire dai Pronto Soccorso, (ma anche anestesisti, chirurghi, cardiologi, ortopedici, pediatri, nefrologi, oncologi, radiologi, psichiatri), 29 infermieri, 91 operatori socio-sanitari, 95 autisti per l’Ares 118 (e 102 infermieri a tempo determinato per le ambulanze), 38 tecnici, 30 psicologi, 21 assistenti sociali e 33 assistenti amministrativi. Andranno a rinforzare tutte le 10 Asl e le 8 aziende ospedaliere, a partire dalle 79 nuove assunzioni per l’Asl Viterbo, le 54 per le Asl Roma 3 e 4, per il San Giovanni-Addolorata, le 48 dell’Asl Roma 6 e del San Camillo. Però il corpaccione del sistema sanitario regionale “è ancora malato grave- avverte il presidente- la riabilitazione richiede tempo, compatibilmente con i limiti che ci pone ancora il Piano di Rientro. E’ un lavoro immane, però posso annunciare anche la nascita dell’azienda Lazio.0, più volte sollecitata anche dalla Corte dei Conti nella strigliata che i magistrati contabili hanno dato nel giudizio di parificazione al sistema di fatturazione che da anni è affidato ad un soggetto estraneo al perimetro della spesa sanitaria come LazioCrea. Ora nomineremo un commissario che provvederà ad attivare la nuova azienda”.

AZIENDA LAZIO 0 LazioCrea, insomma, non agirà più come se fosse una sorta di azienda capofila, perché la nuova holding della sanità laziale era stata istituita oltre 2 anni fa, nel novembre 2021, con l’“Azienda Lazio 0”, che però non è mai entrata in funzione. Eppure era stata concepita proprio per “ottimizzare i livelli di efficacia ed efficienza organizzativa del servizio sanitario regionale attraverso forme di integrazione funzionale di servizi tecnici e operativi”. Tant’è che, sin dal 2021, anche la Corte dei Conti bacchetta la Regione sulla mancata attivazione dell’azienda Lazio 0, indicata peraltro nello stesso Piano di Rientro della sanità laziale. 

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