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Meloni alla Camera inchioda la sinistra sui migranti: "Tenta di distruggere ma.."

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Quello di giovedì 14 e venerdì 15 dicembre a Bruxelles "sarà un Consiglio importante e allo stesso tempo non privo di criticità. Un Consiglio nel quale, prima e più che una serie di provvedimenti concreti, io mi aspetto decisioni coraggiose all’altezza del tempo difficile in cui ci è dato di governare". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiudendo le sue comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo e rimarcando che l’Italia "come sempre farà sentire la sua voce con spirito costruttivo e pragmatico, forte della credibilità e dell’autorevolezza che in quest’ultimo anno di intenso e proficuo lavoro ha saputo guadagnarsi in Europa". 

 

Cruciale il dossier immigrazione. L’intesa con Ankara sta permettendo "di sperimentare un modello virtuoso di cooperazione operativa tra uno Stato Ue e uno extra-Ue che non a caso sta suscitando concreto interesse anche in altri Paesi dell’Unione - ha detto la premier - Con buona pace di chi, in patria come in Europa, sembra voler soltanto affossare ogni tentativo di una migliore e più ordinata gestione dell’immigrazione e di un più forte contrasto alla tratta di esseri umani, continuino pure a tentare di distruggere che noi continueremo a costruire e gli italiani continueranno a vedere la differenza". 

Le politiche migratorie "rappresentano una priorità per questo governo. Siamo impegnati a costruire, sia in Italia sia a Bruxelles, una risposta strutturale a una questione strutturale, abbandonando la logica dell’emergenza e dell’illegalità", ha ricordato Meloni che ha ribadito: "È necessario rafforzare la cooperazione con i paesi di origine e transito per prevenire le partenze illegali, combattere i trafficanti, migliorare il sistema dei rimpatri e ampliare i canali di migrazione legale. Come ho detto molto volte, dobbiamo progressivamente arrivare a gestire e non subire le migrazioni - ha aggiunto -. Si tratta non solo di un approccio pratico per arrivare ad una soluzione strutturale ma anche di un approccio etico. Un’accoglienza ordinata è anche un’accoglienza efficace e dignitosa che evita lo sfruttamento non solo dei trafficanti di esseri umani ma anche delle organizzazioni malavitose".

 

Sulla guerra in Ucraina, Meloni ha spiegato che Kiev "sarà inoltre centrale nei negoziati sulla Revisione del Quadro finanziario pluriennale, revisione che l’Italia ha sempre considerato una necessità geopolitica. In questa prospettiva, continuiamo a ribadire che le aree prioritarie per l’Italia sono almeno tre: il sostegno finanziario a Kiev, anche nella prospettiva della ricostruzione; più risorse per gestire internamente il fenomeno migratorio anche con l’approfondimento delle relazioni con le nazioni del vicinato Sud per costruire partenariati paritari di lungo periodo; il potenziamento dell’industria europea tramite la Piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa (Step)".

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