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“Firenze vi schifa”. La solita sinistra non accetta la manifestazione della Lega

Christian Campigli
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Una visione nuova dell'Europa. La dimostrazione concreta dell'impegno che verrà profuso, da qui a giugno, nel tentativo di far cadere l'ultimo fortino rosso. Una contro manifestazione che si annuncia calda e, potenzialmente, pericoloso. Il Partito Democratico (di nome, ma raramente di fatto) non ha gradito la scelta della Lega di organizzare, domenica prossima, l'inizio della propria campagna elettorale per le europee (che si svolgeranno in concomitanza con importanti tornate locali amministrative) a Firenze. E così il sindaco Dario Nardella e il coordinatore della segreteria toscana Andrea Giorgio hanno pubblicamente invocato la piazza, per manifestare la propria acredine nei confronti del “cantiere nero” rappresentato (secondo le parole degli esponenti dem) da Marie Le Pen, Alice Weidel e Geert Wilders.

 

 

“Alle proteste noi risponderemo con le proposte – ha sottolineato l'eurodeputato del Carroccio, Susanna Ceccardi -. Per un’Europa che tuteli le famiglie e le imprese, che esalti i propri valori e le proprie radici, che metta in grado le Nazioni di esercitare la sovranità e difendere i propri confini”. Il Cpa, il centro sociale occupato abusivamente da venti anni, che ogni 10 febbraio espone baldanzoso la bandiera jugoslava di Tito in spregio ai martiri delle Foibe, ha risposto all'appello del Pd. E domenica sarà in piazza. Di fronte alla sede di via Villamagna è apparso anche uno striscione, banalmente rosso. “Salvini, Le Pen, Firenze vi schifa”.

 

 

Sul tema sono intervenuti anche i consiglieri regionali della Lega Elena Meini e Giovanni Galli. “Nardella ora ha paura. Dapprima il sindaco di Firenze si fa promotore di una sorta di chiamata alle armi subito prontamente recepita dai soliti centri sociali per fronteggiare l'onda nera, poi, forse intuendo di averla fatta grossa, prova una fantozziana retromarcia dicendo che la città è aperta a tutti e bisogna essere tolleranti. No, caro Nardella, vogliamo ricordarti che sei il primo cittadino (fortunatamente ancora per poco) ed hai, dunque, il dovere di dare l'esempio ai fiorentini, non fomentando, neanche troppo nascostamente, una rabbia che potrebbe scatenare anche dei disordini. L'atteggiamento nardelliano è vergognoso ed antiliberale; altro che presunta onda nera, qui siamo di fronte una sorta di tribunale della Santa Inquisizione che deve decidere chi è ben accetto in città”.

 

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