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Crosetto: mie parole mistificate. Poi la stoccata alla sinistra che diserta l'aula

Gabriele Imperiale
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È il giorno del Guido Crosetto contro tutti. Febbricitante, il ministro della Difesa, si è presentato alla Camera per rispondere all’interpellanza avanzata dal leader di +Europa, Benedetto Della Vedova, all’indomani della sua intervista a Il Corriere della Sera in cui aveva parlato di un’opposizione giudiziaria all’esecutivo.  "Sono profondamente colpito dal tentativo di mistificazione delle mie parole – ha esordito Crosetto – Non ho detto che a me raccontano di incontri segreti, di cospirazioni. Do lettura di alcuni interventi pubblici che io reputo gravissimi sulla questione giustizia”. Ministro che sgombra anche il campo dai dubbi: "Qualcuno ha detto che ho detto queste cose perché temo le inchieste. No, io sono Guido Crosetto, ho 60 anni e in 60 anni non sono mai stato sfiorato da nulla. Secondo voi ho sollevato questo tema perché ho paura? No, di nulla".

 

La fiducia nelle toghe da parte sua è “totale – ma dice il ministro – so discernere” e in particolare si riferisce ad alcuni interventi pubblici “in cui qualcuno ha parlato di una magistratura che deve avere ‘una fisiologica funzione antimaggioritaria a tutela dei diritti’”. Crosetto che si intesta l’apertura di un tema di cui il Parlamento prima o poi, secondo lui, dovrebbe discutere: “questo scontro tra politica e magistratura dovrà finire – dice e in più  rimarca – ho trovato alcuni che vedono nel governo un attacco alla magistratura, quasi che non voglia farla lavorare. C'è chi ha detto che il ruolo della magistratura deve essere quello di riequilibrare la volontà popolare”. 

Poi un duro attacco: “Ma chi ha responsabilità deve essere terzo: pensate se questa frase la avesse pronunciata un generale o un prefetto" sottolinea il ministro. In aula mentre Crosetto parla, l’affluenza non è quella delle grandi occasioni e il ministro lo sottolinea a chiusura del suo intervento: “Ringrazio Schlein e Conte per la loro presenza. Hanno dimostrato che era vera la loro attenzione, mi è dispiaciuto che tanti di quelli che in questi giorni avevano detto che era grave non ci fossero questa mattina”.

 

Parole del ministro a cui ha risposto immediatamente Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico: “Tutti i gruppi di opposizione avevano chiesto un'informativa sulle gravi affermazioni del ministro sulla magistratura. Ribadiamo la richiesta di informativa per aver modo su una vicenda su tale gravità di un dibattito in piena trasparenza”. La replica del ministro non si è fatta attendere. Stupito dall’intervento del capogruppo, rivendica: "Tutto mi aspettavo tranne che qualcuno contestasse un ministro che risponde ad un'interpellanza. Dal giorno dopo l'intervista avevo dato disponibilità a riferire al Copasir, all'Antimafia, all'Aula. Sono venuto a rispondere febbricitante con 39 di febbre per rispetto del Parlamento”.

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