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Allarme migranti: Lampedusa scoppia. Il ministro Piantedosi alla Camera

Luigi Frasca
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Continuano senza sosta gli sbarchi sulle nostre coste. E domani il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, alle 15 nell’aula della Camera, terrà l’informativa del Governo sull’eccezionale incremento del fenomeno migratorio e sulla situazione dell’isola di Lampedusa. Nella notte tra sabato e domenica sono stati ben sette i barchini arrivati a Lampedusa. A sbarcare 194 migranti a cui si aggiungono 47 persone originarie di Camerun, Sudan, Mali, Gambia, Costa d’Avorio, Senegal e Burkina Faso. Viaggiavano su un natante di 6 metri salpato da El Amra, in Tunisia. Gli altri soccorsi sono stati effettuati da Capitaneria e Guardia di finanza.

 

 

A un primo gruppo di 17 tunisini, fra cui due donne e tre minori, partito da Mahdis, in Tunisia, hanno fatto seguito altri otto tunisini, salpati da Zarzis e poi ancora 43 bengalesi, pakistani, etiopi ed eritrei salpati da Zouarah, in Libia. All’alba è stata la volta di altri 12 tunisini (fra cui una donna e un minore) salpati da Gabes; 55 (15 donne e un minore) siriani, egiziani, pakistani, bengalesi scappati da Zuara in Libia e 12 egiziani e bengalesi provenienti da Zawia, in Libia. Sabato sull’isola c’erano stati 4 approdi con un totale di 160 persone. All’hotspot, al momento, ci sono 546 ospiti. In 188 sono stati imbarcati sul traghetto di linea per Porto Empedocle.

 

 

E intanto c’è una nuova puntata per la querelle che riguarda il magistrato di Catania Iolanda Apostolico che nei giorni scorsi ha messo in libertà almeno otto migranti. Questa volta, come riferisce «Il Messaggero» ad essere coinvolto è il figlio Francesco Moffa indagato per gli scontri avvenuti il 29 marzo del 2019 a Padova, che videro fronteggiarsi polizia e antagonisti, con alcuni feriti tra le fila delle forze dell’ordine.
Moffa indagato assieme ad altri 13 per il reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, accusato di aver «colpito con un pugno gli scudi del personale di pubblica sicurezza» fu assolto. E a intervenire in sua difesa fu proprio la madre, Iolanda Apostolico che il 25 ottobre 2022 fu ascoltata come teste dal giudice monocratico del Tribunale di Padova.

 

 

Il magistrato dichiarò che il giorno della manifestazione, il figlio la chiamò per riferirle che, nel corso della protesta, «la polizia aveva usato violenza contro i partecipanti». Il senatore azzurro Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, sottolinea come: «Le ulteriori notizie che si apprendono sulla magistrata Apostolico, rendono indifferibile una cessazione della sua attività. Dovrebbe essere lei stessa a proseguire la sua convinta militanza, palesemente incompatibile con la funzione che svolge in maniera più che criticabile, dimettendosi dall’ordine giudiziario».

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