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Medio Oriente, l'allarme di Crosetto: "Rischio terroristi tra i migranti"

Giuseppe China
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La massiccia dose di violenza del conflitto arabo-israeliano genera dubbi, preoccupazioni e allarmi che si insinuano tra le cancellerie europee. Con la miccia del terrorismo accesa da Hamas che potrebbe non essere circoscritta al solo focolaio mediorientale. È il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a mettere in guardia l’Italia: «Ora diventa fondamentale difendere la sicurezza del Paese e sono convinto che questa necessità aumenterà nei prossimi mesi, sia perché una riesplosione dell’integralismo è possibile, sia perché fenomeni di questo tipo aumentano il rischio di immigrazione». Dunque alla base della preoccupazione esternata da Crosetto c’è la concreta ipotesi che tra i migranti che arrivano nel nostro Paese per motivi economici ci siano anche soggetti che hanno l’obiettivo di fare del male. «Quindi- ha aggiunto l’esponente di FdI - va aumentato ancora di più il controllo perché non possiamo permetterci adesso di far entrare persone che verrebbero a combatterci».

 

 

Nonostante la guerra israelo-palestinese sia ripresa da appena una settimana, le sue conseguenze - economiche, sociali e politiche - rischiano di avere un impatto di lungo periodo «sull’Occidente, e in primis in Europa, che è Mediterraneo». Ma non è finita qui. Nell’ottica di ridurre al minimo i fattori di insicurezza il titolare del dicastero della Difesa ha annunciato che starebbe riflettendo sullo svolgimento della tradizionale festa delle Forze armate del 4 novembre. «Sto pensando di annullarla, di non farla quest’anno perché non penso sia giusto aumentare un fattore di rischio». Il ministero della Difesa ha poi spiegato che, al momento, sono stati confermati tutti gli appuntamenti istituzionali mentre è stata annullata la serata prevista in teatro perché non considerata più opportuna alla luce degli avvenimenti recenti. Verrà valutata, invece, la possibilità di svolgere la manifestazione prevista al circo Massimo di Roma. Forse il ragionamento del ministro Crosetto è parzialmente influenzato da quanto è accaduto ieri a Parigi, dove due tra i luoghi più celebri di Francia sono stati evacuati e chiusi per un allarme bomba. Stiamo parlando del museo del Louvre e della reggia di Versailles. «Non pensate ha ammonito Crosetto durante un evento organizzato dal Foglio - che i francesi lo chiudano (il Louvre, ndr) con facilità». E per motivo precauzionale il ministro Crosetto ha disposto il rientro di oltre 20 carabinieri che fanno parte della Missione Addestrativa Italiana in Palestina (MIADIT) a Gerico.

 

 

Sui pericoli nascosti dell’immigrazione ha parlato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il quale ha messo in luce il fatto che dal primo gennaio sono giunte irregolarmente in Italia 180.000 persone. Numeri intensificati dal «jihadismo che controlla attraverso differenti bande» grandi aree di nazioni africane. Così «l’incentivazione degli effetti migratori diventa uno strumento di pressione da parte del jihadismo nei confronti dell’Europa, poi l’Italia è la più vicina e la gran parte arriva qua». Infine la stoccata del sottosegretario Mantovano: «Un fenomeno così complesso e delicato come l’immigrazione, in assoluto in questo momento, non può passare per la via giudiziaria».

 

 

Il riferimento, ancora una volta indiretto, dopo quanto sostenuto sempre da Mantovano nel convengo della Corte dei conti a Palermo, è al magistrato del Tribunale di Catania, Iolanda Apostolico. La toga che per due volte ha disapplicato il decreto Cutro, impedendo di fatto che otto migranti fossero trattenuti nel Cpr di Pozzallo, e che nel 2018 ha partecipato alla manifestazione in favore dello sbarco della nave Diciotti. Nelle ultime settimane il magistrato è stato assurto a simbolo delle toghe rosse. E proprio del suo caso, nella fattispecie della pratica a tutela che la riguarda, a breve si occuperà il Csm, dove un consigliere dietro garanzia di anonimato ci confida: «I tempi del fascicolo? Li scandirà il presidente della I commissione (quella che appunto si occupa di pratiche a tutela, ndr), ma è nostro interesse che siano veloci altrimenti tutto ciò avrebbe poco senso. Inoltre non è da escludere che la stessa Apostolico venga audita a palazzo Marescialli».

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