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Antifascismo a scuola, Valditara all'Anpi: la Resistenza non è solo cosa vostra

Christian Campigli 
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 Il vento è cambiato. E non poco. Anni fa un ministro conservatore non avrebbe mai risposto in modo così diretto, seppur educato e cortese, ad una pretestuosa critica (l’ennesima, per altro) dell'Anpi. Oggi, il ministro dell’Istruzione ha voluto far chiarezza. Su un tema che, prima dell’insediamento del governo Meloni, pareva essere di monopolio assoluto della sinistra. Giuseppe Valditara non arretra di un centimetro e spiega, nel dettaglio, le dinamiche relative al mancato rinnovo della convenzione, in scadenza nei prossimi giorni, tra il ministero dell’Istruzione e l'Anpi.

«Si rilassino i professionisti della polemica politica. I valori dell’antifascismo sono anche i miei e la Resistenza è un valore prezioso. Il ministero è impegnato a costruire una convenzione che coinvolga tutte le associazioni partigiane, perché la Resistenza non è monopolio dell’Anpi e i valori resistenziali devono essere patrimonio di tutti. Per essere ancora più espliciti la Resistenza non l’hanno fatta solo i comunisti, ma anche i cattolici, i liberali, gli azionisti e perfino i monarchici. Dunque, ci sarà una convenzione per far conoscere l’importanza della Resistenza nelle scuole, ma con tutte le associazioni partigiane e non con una soltanto».

 

Una presa di posizione che è stata particolarmente apprezzata da Cristina Olini, vice presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani. «La Resistenza non è stata fatta soltanto dai partigiani dell’Anpi, dai partigiani all’epoca comunisti, ma anche dai cattolici, dai repubblicani, dal clero - ha sottolineato all'agenzia di stampa AdnKronos - Credo che ampliare la convenzione sia un’ottima scelta in modo tale chele organizzazioni possano riunirsi in comune accordo. Fino ad ora noi Partigiani Cristiani abbiamo sempre aderito alle iniziative dell’Anpi, co-partecipando. All’inizio eravamo un po’ preoccupati, perché abbiamo pensato di non poter più parlare della nostra Resistenza, poi c’è stato un chiarimento, dove si specifica che verranno incluse tutte le associazioni partigiane e quindi ben venga. Io non credo che sia un problema di protocollo, ma di sostanza – ha aggiunto Olini. - Noi come associazione volevamo fare una convenzione con il Miur per intervenire nelle scuole, da tempo, quindi una convenzione unica e aperta a tutti è una proposta che ci soddisfa in pieno. Non abbiamo nulla contro l’Anpi ma ci teniamo a ribadire che non sono stati gli unici a portare avanti la Resistenza, quindi è giusto aprire le conoscenze anche agli altri».

 

Come da prassi, l'Unione degli Studenti ha annunciato l'ennesima sfilata contro il governo di centrodestra. Che ha osato toccare un totem, come quello della Resistenza, che la sinistra considerava di sua esclusiva proprietà. «Troviamo inaccettabile che il ministro Valditara abbia deciso, nel silenzio più totale, di non rinnovare l’accordo con Anpi per le lezioni di Resistenza e Costituzione nelle scuole. La possibilità di svolgere assemblee, lezioni, momenti di formazione sui temi della Resistenza e dell’antifascismo viene meno. Il ministro già dai fatti di Firenze aveva dimostratola non volontà nel prendere posizione sui temi della resistenza e dell’antifascismo, temi fondamentali e che fungono da imprescindibili pilastri per la democrazia. È chiaro come stia provando a forgiare un modello di scuola ben chiaro. Un modello di scuola che vede nell’umiliazione uno strumento educativo, un modello che vuole allontanarsi in toto dall’idea di didattica e scuola partecipativa, per andare nella direzione dell’autoritarismo e del nozionismo svuotato di ogni capacità critica necessaria per creare cittadini liberi e consapevoli. Un modello antifascista e partecipativo di scuola è un modello di scuola che educa a combattere le disuguaglianze e le oppressioni. Il 17 novembre scendiamo in piazza in tutto il paese per lottare per un’altra istruzione».

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