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Istruzione, il Cdm approva la riforma Valditara: "Restituiamo autorevolezza ai professori"

Valentina Conti
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Il governo ha dato il via libera, ieri, al disegno di legge che riforma gli istituti tecnici e professionali e valuta la revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento degli studenti a scuola. «Una svolta molto attesa dalla società italiana», l'ha definita il premier Giorgia Meloni, spiegando, sulla riforma tecnico professionale, che «si tratta di una riforma che rende competitiva la filiera dell'istruzione tecnica e professionale trasformandola in un percorso formativo di serie A e collegandola con il mondo del lavoro e dell'impresa». «Offriamo così importanti opportunità lavorative ai nostri giovani e rendiamo più competitivo il nostro sistema produttivo», ha spiegato Meloni. E, «con la riforma del voto di condotta e della sospensione, riportiamo la cultura del rispetto nelle scuole,

 

 

Cosa cambia in concreto? Con la Riforma Valditara si inaugura la nuova «filiera formativa tecnologico-professionale» allo scopo di coinvolgere, in un'ottica di «campus» offrendo più percorsi di studio agli allievi tramite un'ampia flessibilità sia didattica sia sul fronte organizzativo - istituti tecnici, professionali statali, percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, il sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale e Its Academy, cioè le scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma che consentono di conseguire il titolo di tecnico superiore. Il progetto partirà in via sperimentale dal 2024/25. I principali punti: saranno introdotti percorsi quadriennali più due ulteriori annualità negli Its Academy (il cosiddetto modello 4+2), rilanciando largamente, in sostanza, la sperimentazione delle superiori in quattro anni (e non più in cinque) partita – nei fatti solo in teoria - con l'ex Ministro Valeria Fedeli. 

 

 

Saranno rafforzate le materie di base e inseriti docenti esterni esperti provenienti dalle varie realtà professionali. Verrà incentivata l'internazionalizzazione. La stretta connessione con il lavoro si muoverà soprattutto attraverso il ricorso all'apprendistato formativo di primo livello (per allievi dai 15 anni in su). Sulla revisione delle regole per la valutazione del comportamento dei ragazzi a scuola, invece, viene ripristinato il voto in condotta anche alle medie e alle superiori, e con i 6 scattano debiti da recuperare in educazione civica mediante la presentazione di un elaborato (dunque si verrà rimandati a settembre). Se accade al quinto anno l'elaborato si porterà alla Maturità. Va da sé che un voto inferiore al 6 in condotta comporterà l'automatica bocciatura dell'alunno o la non ammissione all'Esame di Stato. Cambiano pure le modalità di attivazione delle sospensioni. «L'Italia – ha evidenziato il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara è il secondo Paese manifatturiero in Europa: secondo i dati Unioncamere Excelsior, dalla meccatronica all'informatica serviranno da qui al 2027 almeno 508mila addetti. Ma Confindustria calcola che il 48% di questi sarà di difficile reperimento. Il decreto approvato ha l'obiettivo di trasformare questi numeri allarmanti in una grande opportunità per i nostri giovani». 

 

 

«L'Italia – ha evidenziato il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara è il secondo Paese manifatturiero in Europa: secondo i dati Unioncamere Excelsior, dalla meccatronica all'informatica serviranno da qui al 2027 almeno 508mila addetti. Ma Confindustria calcola che il 48% di questi sarà di difficile reperimento. Il decreto approvato ha l'obiettivo di trasformare questi numeri allarmanti in una grande opportunità per i nostri giovani». «L'Italia – ha evidenziato il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara è il secondo Paese manifatturiero in Europa: secondo i dati Unioncamere Excelsior, dalla meccatronica all'informatica serviranno da qui al 2027 almeno 508mila addetti. Ma Confindustria calcola che il 48% di questi sarà di difficile reperimento. Il decreto approvato ha l'obiettivo di trasformare questi numeri allarmanti in una grande opportunità per i nostri giovani». Il decreto approvato ha l'obiettivo di trasformare questi numeri allarmanti in una grande opportunità per i nostri giovani».

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