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Cannabis, il Pd rinnega Schlein anche sulla droga: blitz dei bonacciniani

Luigi Frasca
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Cambia il tema non cambia la sostanza. Il Pd è spaccato, stavolta sulla cannabis.Per la segretaria Schlein il partito deve puntare alla legalizzazione delle droghe leggere, ma c’è una parte del Nazareno che evidentemente non la pensa così. Infatti alla Camera è stata presentata una proposta di legge a firma del deputato dem Andrea De Maria per chiedere una stretta in «materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope». Ma chi è Andrea De Maria? È il responsabile dell’organizzazione della nuova corrente «non corrente» del presidente del Pd Stefano Bonaccini: Energia popolare. Quindi mentre Schlein propone la legalizzazione delle droghe leggere, perché «il proibizionismo ha fallito: nei Paesi che hanno regolamentato il fenomeno si è dimostrato che si fa un uso minore fra gli adolescenti, più consapevole, e si sottraggono risorse alla criminalità organizzata» ha dichiarato sul tema la segretaria intervistata durante le primarie, in seno allo stesso Pd adottano una linea opposta.

 

 

Ma cosa prevede la proposta di legge depositata da De Maria? Interviene sul comma 5 dell’articolo 73 del «Testo unico sugli stupefacenti» che riguarda i fatti di «lieve entità» che tengono conto «della qualità e quantità delle sostanze». La proposta prevede un inasprimento delle pene che verrebbero portate da «due a sei anni» anzichè «da sei mesi a quattro anni» come attualmente previsto. Quindi dal partito della legalizzazione arriva una proposta per inasprire le pene. Circostanza che Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha definito «non solo stupefacente ma anche politicamente molto grave che da un esponente del Pd arrivi una proposta di modifica della legge sugli stupefacenti che è persino peggiore di quelle proposte recentemente dal governo». Secondo Magi «in questo modo di fatto si elimina la lieve entità per le sostanze cosiddette leggere. È l’opposto di quello che il Pd ha sostenuto nella scorsa legislatura votando in commissione per la mia proposta che toccava proprio questo punto».

 

 

A stretto giro è arrivata la risposta di Davide Baruffi sottosegretario in Emilia Romagna, responsabile Enti locali Pd e braccio destro del governatore emiliano: «Quella di De Maria è una proposta legittima, ma non è la posizione di Bonaccini». Mentre il primo firmatario De Maria ha voluto sottolineare che «la proposta non è proibizionista, è stata presentata questa estate, come la scorsa legislatura, per contenere il fenomeno del piccolo spaccio e nasce da un impegno preso nel 2018 rispetto a un’esperienza sul campo, dopo un confronto con le forze dell’ordine». Per poi aggiungere «spero che venga approvata insieme alla depenalizzazione». Per Elly Schlein è stata l’ennesima settimana complicata, prima l’ospitata a «Otto e mezzo» dove Massimo Giannini e Lilli Gruber l’hanno letteralmente massacrata ora la mossa del bonacciniano contro la linea del partito. Nel Pd non c’è pace.

 

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