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Governo, Meloni serra i ranghi in vista di una manovra "seria" e "prudente"

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Un incontro che servirà soprattutto a serrare i ranghi, a ritrovare l'unità della coalizione in vista della manovra e degli altri passaggi nevralgici da qui alla fine di settembre, senza tralasciare il tema delle riforme. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni riceverà alle 18 di domani, a palazzo Chigi, i capigruppo di Camera e Senato dei partiti di maggioranza (FdI, Lega, FI, Nm e Udc) per una riunione a cui parteciperanno anche i vice Matteo Salvini e Antonio Tajani (di rientro dalla missione in Cina). A quanto filtra da fonti di governo e parlamentari, non sarà una riunione risolutiva sulla legge di bilancio: numeri definitivi non ci sarebbero ancora, bisogna aspettare le stime di metà settembre su Pil e gli altri dati economici - viene fatto notare - ma la premier vuole chiarire subito le questioni di metodo: procedere uniti, governo e maggioranza, senza sbavature o uscite improvvide, per una manovra già definita "seria" e "prudente"; individuare sì le priorità ma nella consapevolezza che le coperture non sono ampie e bisognerà decidere cosa fare e cosa no; scongiurare un diluvio di emendamenti per aggiustare questa o quella posta di bilancio per soddisfare le priorità dei partiti. Nessuna manovra elettorale, dunque, perché l'invito di Meloni - riferiscono le fonti di governo - inviterà le forze di maggioranza a ragionare in termini di legislatura.

 

 

Scontata una stretta sul Superbonus - ma bisognerà vedere in quali termini - i desiderata dei partiti sono noti da tempo: Forza Italia è già al lavoro per modificare la tassa sugli extraprofitti delle banche e chiede anche fondi per incrementare le pensioni minime e la detassazione di straordinari e tredicesime. Se tutti sembrano d'accordo per mantenere il taglio del cuneo fiscale, Noi moderati chiede anche di aumentare i salari, il congedo parentale, l’assegno unico e le detrazioni scolastiche. Mentre l'obiettivo della Lega, ribadito dal sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali Claudio Durigon, "è quello di riconfermare quota 103 e quota 41 con 62 anni e vedere come si può allargare. Per quello che riguarda opzione donna stiamo cercando di capire come dare un ristoro alle donne". A FdI sta principalmente a cuore il pacchetto natalità. Non è tuttavia da escludere che nella riunione di domani si affrontino anche altri temi. Anzitutto quello delle riforme: Meloni ha sempre sostenuto che autonomia e riforma costituzionale in senso presidenziale devono procedere di pari passo. Non è quindi un caso, forse, il rinvio delle votazioni di oggi al Senato sul ddl Calderoli, in attesa che nella seconda metà di settembre si definisca il testo con cui si punterebbe a introdurre una forma di premierato, a cui sta lavorando il ministro Casellati. Ci sarebbero poi i nodi sulla legge elettorale per le prossime europee, dopo le polemiche sull'ipotesi di abbassare al 3% la soglia di sbarramento, e sulla riforma delle province, ma non è detto che finiscano sul tavolo.

 

 

Domani mattina è invece prevista una riunione preparatoria del Consiglio dei ministri di giovedì: all'ordine del giorno, tra gli altri provvedimenti, c'è il pacchetto sicurezza studiato dall'esecutivo dopo i fatti di Caivano, e che prenderà la forma di un decreto legge "recante misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile". Dalle prime indiscrezioni, dovrebbe contenere anche una serie di norme contro la dispersione scolastica, che dovrebbero prevedere anche un inasprimento delle sanzioni a carico dei genitori che non mandano i loro figli a scuola, già annunciato dalla stessa Meloni nella sua visita in Campania. Quanti alle baby gang e alla criminalità minorile, sarebbero previste misure per il rimpatrio dei migranti irregolari che hanno commesso reati o violenze; il Daspo urbano, ovvero il provvedimento di allontanamento da determinate aree cittadine per i minori ritenuti autori di atti di criminalità; norme più severe per chi commette atti di violenza ai danni delle forze dell'ordine. Allo studio anche la norma per limitare o impedire l'utilizzo dei siti con contenuto pornografico da parte dei minorenni. Ad anticipare gli incontri di domani sarà una cena che si terrà questa sera a Roma: Meloni sarà a tavola con parlamentari e ministri di Fratelli d'Italia, per ritrovarsi in occasione della ripresa dell'attività parlamentare dopo la pausa estiva.

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