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Riforme, pronto il premierato con prerogative lasciate al Quirinale

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Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministro per le riforme istituzionali, ha illustrato la riforma costituzionale, su cui è al lavoro da mesi, alla platea del Forum Ambrosetti, sviscerando le caratteristiche di come sarà il futuro politico italiano: “Mi sono orientata verso l’elezione diretta del presidente del Consiglio, anziché del presidente della Repubblica, che era nel nostro programma, in un sistema di pesi e contrappesi che non andranno mai a svuotare le prerogative del capo dello Stato come garante dell’unità nazionale. Si tratta di una proposta aperta ma nell’ambito di un perimetro che si basa su due obiettivi. Garantire la stabilità del governo e restituire la centralità alla volontà popolare. Il nostro - rivendica l’esponente di Forza Italia - sarà un modello italiano. Di solito si fa riferimento a modelli già esistente, ma noi vogliamo un modello che possa essere più vicino alla nostra sensibilità”.

 

 

Sulle tempistiche Casellati si sbilancia, diffondendo ottimismo: “Io sono ottimista, perché dopo tanti anni io ritengo che il tempo per la riforma costituzionale sia maturo. È una riforma difficile? Certamente sì, ma non mi interessa che una cosa sia facile, occorre che ne valga la pena. Siamo davvero a un importante giro di boa sulla via della riforma, che non è certamente un tema nuovo. È da 40 anni che discutiamo di riforma. Questa - avvisa il ministro, con un messaggio rivolto anche all’opposizione - non è la sfida del centrodestra, non è la sfida per l’attuazione del nostro programma, ma è la sfida del nostro Paese”.

 

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