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Stop siti porno ai minori, Roccella svela come cambierà il controllo dell'età

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La ministra alla Famiglia e alle Pari opportunità Eugenia Roccella torna a parlare di come fermare la fruizioni dei siti porno da parte dei minori. Il parental control non basta, bisogna responsabilizzare i siti che offrono video pornografici. Nei giorni scorsi la ministra aveva dato ragione a Rocco Siffredi secondo il quale bisogna fermare questa deriva per cui troppi minorenni accedono a filmati che non sono certo educativi e che non rappresentano la realtà.

 

 

"Possiamo impedire l’accesso dei bambini ai siti pornografici attraverso la certificazione dell’età - spiega Roccella - Dobbiamo rendere i siti responsabili dell’accertamento della certificazione dell’età, ma dobbiamo farlo senza affidare ai siti i dati dei fruitori, degli utenti, quindi attraverso servizi terzi che dovranno monitorare l’applicazione della legge. Il governo non ha aspettato Caivano per scoprire il problema, ce ne siamo occupati da subito, fin dalla prima finanziaria, stanziando un milione l’anno per progetti di alfabetizzazione digitale a tutela dei minori", dice al Tg2 la ministra per la Famiglia,

 

 

"C’è già una legge sul parental control, le linee guida sono uscite proprio in questi giorni - aggiunge Roccella - Ci sono tantissime app che possono svolgere un compito di questo tipo ma il problema è che le famiglie non sono nemmeno al corrente che esistono, non le usano, questo strumento è pochissimo utilizzato. Quindi il tema è da una parte rendere il parental control in qualche modo scontato, automatico, come i seggiolini con l’allarme incorporato per le auto per i bambini, e dall’altra alfabetizzare le famiglie, far sì che questo strumento sia effettivamente usato".

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