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Caivano, Valditara prende l'impegno: il progetto pilota dell'Agenda Sud

Edoardo Romagnoli
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Dall’Istituto «F.Morano» di Caivano il premier Meloni ha annunciato che due giorni fa il ministro Valditara ha firmato il decreto «Agenda Sud», un piano da quasi 260 milioni di euro che si concentra sulla lotta al divario educativo e alla dispersione scolastica. Il Tempo ha intervistato il ministro per capire cosa prevede l’Agenda e che ruolo può avere per evitare che questi episodi non accadano più.

Ministro quali misure sono presenti nell’Agenda Sud che coinvolgono direttamente il territorio di Caivano?
«Le ragazzi e i ragazzi che vivono qui non saranno lasciati soli dobbiamo assicurare loro un futuro. Fra i provvedimenti di Agenda Sud ce ne saranno alcuni che coinvolgeranno direttamente anche quattro scuole di questo Comune e di molti altri in situazione di disagio sociale. Caivano rappresenterà un progetto pilota di Agenda Sud che sarà supportato e monitorato costantemente dal Ministero; io stesso tornerò fra un mese per verificare i progressi di questo cambiamento. Puntiamo a fare della scuola il fulcro dello sviluppo dei territori tramite una serie di iniziative tra cui l’inserimento di più docenti nelle scuole prescelte, e, in previsione, il rafforzamento delle sanzioni nei confronti di chi non manda i figli alla scuola dell’obbligo».

 

 

A proposito di sanzioni per chi non manda i figli alla scuola dell’obbligo lei ha definito del tutto inadeguata la multa da 30 euro. Cosa intende fare per rendere la sanzione più incisiva?
«Ho sottolineato la necessità di rafforzare le sanzioni. Vi è stata una piena condivisione da parte del premier che ha anche raccolto l’invito della procuratrice dei minori di Napoli che va nella nostra stessa direzione. Dobbiamo cambiare la norma per renderla più efficace».

Ci sono già fondi disponibili per l’intervento previsto nelle scuole di Caivano?
«Il progetto pilota sarà finanziato con 1 milione e 560 mila euro e coinvolgerà le quattro scuole del primo ciclo: IC2 De Gasperi, IC Cilea-Mameli, IC3 Parco Verde e IC Milani, prevedendo anche docenti aggiuntivi (dovrebbero essere 20 ndr) in queste scuole. Per il personale scolastico impegnato nell’attuazione extracurricolare dei progetti formativi è prevista una retribuzione delle ore aggiuntive. Ci sarà un aumento anche del personale ata».

 

 

Durante la visita avete parlato di costruire una rete per queste scuole, cosa si intende?
«La nostra volontà è di rendere le scuole degli efficaci poli, "hub" educativi, presìdi di sviluppo dei territori, connesse con altre scuole, enti, istituzioni e associazioni del Terzo settore: una vera e propria rete capace di far crescere il contesto sociale in cui è inserita. Sarà anche possibile attivare azioni di sostegno psicologico e socio-educativo, in particolare a supporto di quei ragazzi che provengono da contesti famigliari di particolare fragilità. Inoltre verrà messa in atto un’azione di sensibilizzazione sui temi del rispetto e della parità di genere anche attraverso l’adozione di una specifica circolare ministeriale che varrà per tutte le scuole italiane».

Più in generale quali interventi sono previsti per le scuole del Mezzogiorno nell’Agenda Sud?
«Il decreto ministeriale si propone di attuare un piano complessivo per la riduzione dei divari territoriali e negli apprendimenti: coinvolge oltre 2mila scuole del Mezzogiorno e sarà finanziato con 265,5 milioni di euro. Un’attenzione particolare verrà dedicata a 245 scuole, incluse 4 di Caivano. Le 245 scuole sono state individuate da Invalsi sulla base di una serie di indicatori di fragilità. Fra le 10 azioni contemplate ci sarà l'estensione del tempo scuola anche al pomeriggio, la apertura delle scuole al territorio, una formazione specifica per i docenti, il supporto di Invalsi e Indire a favore delle attività formative della scuola, il coinvolgimento delle famiglie, il potenziamento delle attività sportive e una didattica innovativa e laboratoriale». 

 

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