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Salvini tuona contro Provenzano: "Mandante politico?". Querela per le accuse in tv

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Un lessico da far tremare le vene ai polsi quello usato dall'esponente del Pd, Giuseppe Provenzano, a In Onda su La7. Frasi che nella sovrapposizione di tue temi, l'esclusione di Roberto Saviano dalla Rai e la lotta alla mafia, suonano come inaccettabili per Matteo Salvini che annuncia querela. Il dem nel programma condotto da Luca Telese e Marianna Aprile, l'altra sera, ha sostenuto che il governo “sta cedendo sulla lotta alla mafia” e ha accusato il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Per Provenzano è lui il “mandante politico” della decisione. 

"Dopo essermi preso del ’Ministro della Mala Vita' (da pare di Savian, ndr), da sinistra insistono con dichiarazioni deliranti: ’Salvini mandante', ’da Salvini segnali molto preoccupanti sul fronte della lotta alla mafia'... Ma come si permette questo ’signore' Vergogna?", tuona il leghista su Twitter annunciando: "Querela subito, e poi vediamo se ci riprovano". Nell’immagine allegata al post del ministro le parole del responsabile Esteri dei dem: "Ci sono segnali preoccupanti che arrivano da Salvini sulla lotta alla mafia: l’attacco a Don Ciotti, la riforma del codice degli appalti... È lui il mandante politico del caso Saviano". Non tarda la risposta di Provenzano via twitter: "Se avesse, non dico il coraggio, ma il senso delle istituzioni di venire in Parlamento a discutere di lotta alla mafia, le potrei elencare ad una ad una tutte le ragioni. Pronto a farlo anche in Tribunale, comunque, Ministro... E si ricordi che governa, non comanda, afferma il dem. La vicenda è destinata a

 

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