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Rialzo dei tassi di interesse, Tajani contro la Banca centrale europea: danneggia l'Italia

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Ancora scontro sui tassi di interesse. La Banca Centrale Europea ha alzato nuovamente il costo del denaro e la decisione ha sollevato aspre critiche anche da parte di importanti esponenti del governo italiano. A prendere la parola è stato il vicepremier, Antonio Tajani, «È un errore continuare ad alzare i tassi di interesse. Si danneggiano imprese e famiglie e si rischia la recessione. Non solo, si fanno anche alzare i mutui». Con queste parole il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, commenta con Affaritaliani.it lo scontato rialzo dei tassi di interesse di 0,25% deciso dalla Banca centrale europea.

 

 

 

Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce), infatti, ha deciso di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la Banca Centrale saranno innalzati rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%, con effetto dal 2 agosto 2023. Lo comunica la Bce. 

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