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Sciopero treni e aerei, Salvini vuole una soluzione per evitare il caos

Christian Campigli
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Buon senso, rispetto delle regole, ma anche dei cittadini. E dei loro diritti. Matteo Salvini è perentorio di fronte allo sciopero del settore trasporti. Nello specifico, il leader della Lega prenderà una decisione "entro stasera" sulla sospensione del servizio di giovedì 13 e sabato 15 luglio rispettivamente dei treni e degli aeroporti. "Farò di tutto nelle prossime ore e prenderò una decisione entro stasera - spiega all'inaugurazione della 4/a corsia dinamica della A4 a Milano - perché tutti usino buon senso e le parti si mettano intorno a un tavolo". Il governo dei moderati si conferma, anche in questa posizione, l'esecutivo del fare. Aperto al dialogo, ma pronto a cercare strade alternative per giungere a dama. E difendere i diritti dei cittadini.

 

 

"Conto di trovare una soluzione positiva per le imprese e i lavoratori con il dialogo - sottolinea il segretario del Carroccio - e non nego alcuna possibilità di intervento anche più diretto da parte del ministero". Una posizione dettata dalla logica, ma che, come da pressi, non piace ai tromboni progressisti. Che, in particolar modo sui social, hanno già iniziato la litania stonata sull'articolo 40 della Costituzione.

 

 

Gli scioperi solo stati proclamati il 13 e il 14 luglio per il settore ferroviario e il 15 per quello aereo. Hanno aderito Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal: "Chiediamo un adeguato piano di assunzioni, una mitigazione dei carichi di lavoro nella programmazione dei turni degli equipaggi, favorendo la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita privata, il rilancio del settore manutenzione e ridare centralità alla rete vendita e assistenza ai passeggeri e investimenti tecnologici, crescita professionale e percorsi formativi per tutto il personale degli uffici".

 

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