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Di Maio inviato Ue nel Golfo, la Lega fa muro: serve un chiarimento

Dario Martini
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La Lega non ha intenzione di mollare la presa sul caso di Luigi Di Maio inviato speciale della Ue nel Golfo Persico. Dopo l’interrogazione all’Europarlamento di Marco Zanni, che chiede delucidazioni sul compenso previsto (dovrebbe essere pari a 16mila euro al mese) e sulle procedure seguito per indicare in quel ruolo proprio l’ex capo grillino, stavolta a prendere l’iniziativa è Susanna Ceccardi, componente della commissione Affari europei, che nella riunione dei coordinatori della Commissione Afet (organismo con il compito controllare il modo in cui le risorse destinate all’azione esterna dell’Ue) ha chiesto chiarimenti al Consiglio Ue sulla indicazione di Di Maio a rappresentante speciale nel Golfo Persico.

 

 

È grazie a questa iniziativa che «la riunione dei coordinatori ha stabilito che il presidente della Commissione invierà una lettera alla presidente del Parlamento, Roberta Metsola, per chiedere al Consiglio Ue di venire in Commissione e chiarire sulla nomina di Di Maio», spiega Ceccardi. Intanto, in Italia il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha presentato una proposta di risoluzione presso la commissione Affari esteri e Difesa affinché il governo esprima parere negativo alla nomina di Di Maio.

 

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