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Nomine di Stato: da Cingolani a Cattaneo, chi sono i nuovi vertici

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Mario Benedetto
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Il governo ha trovato la quadra sui nomi al vertice delle aziende di Stato. Il Ministero dell’economia e delle finanze ha depositato le liste per il rinnovo degli organi sociali di Enel, Eni, Leonardo e Poste Italiane. A Enel indicati Paolo Scaroni come presidente, Flavio Cattaneo amministratore delegato. Attuale presidente del Milan e vicepresidente della banca d’investimento Rotschild & Co., Paolo Scaroni è di origine vicentina e laureato in Economia e Commercio alla Bocconi di Milano nel 1969, noto per aver guidato l’Eni tra il 2005 e il 2014, periodo in cui agì nell’ottica dell’aumento degli investimenti sul gas naturale a scapito di quelli nel petrolio. Inoltre, Scaroni ha svolto il ruolo di amministratore delegato di Enel dal 2002 al 2005, designato dal secondo governo Berlusconi. Flavio Cattaneo, nato a Rho il 27 giugno 1963, dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano, si specializza in finanza alla Bocconi School of Management. Tra il 1998 e il 2001 ricopre la carica di vicepresidente di Aem, l’attuale A2A.  Nel 2003 viene nominato direttore generale della Rai dal governo Berlusconi, e dal novembre 2005 a maggio 2014 è amministratore delegato di Terna. Nel 2015 diventa ad di Italo-Nuovo Trasporto Viaggiatori. A fine 2014 entra nel consiglio d’amministrazione di Generali. Già consigliere di Telecom Italia dal 2014, il 30 marzo 2016 viene nominato amministratore delegato al posto di Marco Patuano. Nel 2017 annuncia le dimissioni e poco dopo torna ad essere Ad di Italo.

All’Eni la novità è Giuseppe Zafarana (presidente), confermato invece Claudio Descalzi, al quarto mandato da amministratore delegato. Giuseppe Zafarana, comandante generale della Guardia di Finanza da maggio 2019, ha iniziato la sua carriera militare entrando in accademia nel 1981. Ha ricoperto numerosi incarichi operativi in Lombardia, Veneto, Lazio, Calabria e Sicilia e nei Reparti investigativi di punta del Corpo, quali il Nucleo Centrale di Polizia Tributaria (1991 - 1995) e il Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo (1997 - 2000). Zafarana è stato Comandante Interregionale dell’Italia Centrale, è Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Claudio Descalzi, nato a Milano il 27 febbraio 1955, ricopre invece il ruolo di amministratore delegato di Eni dal 2014. Indicato per la prima volta alla guida dell’azienda da parte del governo Renzi, Descalzi ha ottenuto la riconferma anche da Gentiloni nel 2017 e da Conte nel 2020. Negli ultimi anni, con la crisi energetica scoppiata in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ha partecipato a numerose visite internazionali del governo Draghi e del governo Meloni, dall’Algeria alla Libia. Laureato in Fisica nel 1979 all’Università di Milano, è entrato in Eni nel 1981 come ingegnere di giacimento. Fa parte anche del Consiglio Generale e dell’Advisory Board di Confindustria, è anche consigliere di Amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala. Entrambe nuovi i veritici di Leonardo, con l’indicazione di Stefano Pontecorvo (presidente) e l’ex ministro del governo Draghi, Roberto Cingolani (amministratore delegato). Nato in Thailandia, classe 1957, Pontecorvo ha iniziato la carriera diplomatica nel 1985 ricoprendo i ruoli di ambasciatore d’Italia in Pakistan, consigliere diplomatico del Ministro della Difesa italiano. È stato anche vice-capo missione presso l’ambasciata Italiana a Londra, vice-direttore generale per l’Africa Sub-Sahariana presso il Ministero degli Affari Esteri italiano e vice-capo missione presso l’ambasciata italiana a Mosca. Per Cingolani, laureato in fisica all’Università di Bari, è un ritorno nella dodicesima impresa di difesa al mondo, di cui è stato responsabile dell’innovazione tecnologica fino al 2021, prima del suo ingresso nel governo Draghi come ministro della Transizione ecologica. Precedentemente è stato direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova dal 2015 al 2019 e membro del Consiglio di Amministrazione di Illycaffè dal 2019 al 2021 e di Ferrari, da cui si dimette nel febbraio 2021 proprio per la nomina a ministro.

Un’altra conferma a Poste Italiane: quella dell’ad Matteo Del Fante, mentre arriva come presidente Silvia Rovere. Nato a Firenze nel 1967, laureato in Economia Politica alla Bocconi, Del Fante è stato nominato amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane nel 2017. Nel 2003 entra a Cassa Depositi e Prestiti, di cui svolge il ruolo di direttore generale dal 2010 al 2014, prima di passare a Terna, di cui è amministratore delegato e direttore generale di Terna dal 2014 al 2017. Silvia Rovere, piemontese, laureata in economia a Torino, è presidente di Confindustria Assoimmobiliare e nel 2020 ha fondato la Sensible Capital. Dal 2003 al 2005 è stata Cfo di Patrimonio dello Stato (Mef), con responsabilità sul programma dei fondi immobiliari pubblici e sugli strumenti di valorizzazione e privatizzazione del patrimonio dello Stato. Ha ricoperto la carica di Ad di Morgan Stanley Sgr.
 

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