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RdC, i controlli fanno crollare le richieste. Ma per il Pd il "governo spaventa gli italiani"...

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Nei primi due mesi del 2023, le nuove domande di Reddito di Cittadinanza e di Pensione di Cittadinanza sono state il 65% in meno rispetto a quelle registrate nei primi due mesi del 2022. Dai dati comunicati dall’Inps nell’Osservatorio dedicato relativi ai nuclei percettori di RdC e PdC emerge che nei primi due mesi del 2022 le domande totali erano infatti state 261.378, mentre a gennaio-febbraio 2023 il dato è stato pari a 90.287 unità. Un crollo evidente, che secondo molti osservatori è un effetto della stretta del governo sul dissidio e l'annuncio di regole più severe e stringente contro i "furbetti". 

 

Eppure per la sinistra è l'effetto di un governo che terrorizza gli italiani... "L’Inps comunica che sono crollate le domande per il reddito di cittadinanza, la Destra è riuscita nell’intento di spaventare gli italiani. Adesso, però, il Governo deve dirci come affronterà il tema dell’impoverimento del Paese", ha affermato Emiliano Fossi, deputato del Partito Democratico e membro della commissione Lavoro della Camera. Le famiglie che hanno ricevuto l’assegno a febbraio sono diminuite a un milione toccando il livello minimo da ottobre 2020. "Secondo quanto emerge dalle tabelle dell’Osservatorio Inps - dice Fossi - le domande arrivate nei primi due mesi hanno registrato un drastico calo del 65,23%. Il sussidio viene erogato prevalentemente nel Mezzogiorno dove risiede il 67% delle famiglie beneficiarie della misura. La stretta del governo spaventa le persone ma il tema povertà rimane, anzi si acuisce", argomenta il dem. 

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