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Pd, nel nuovo partito di Schlein posto a Sardine e Speranza boys

Edoardo Romagnoli
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Il Pd di Elly Schlein ha virato tutto a sinistra, una realtà fattuale che l’ingresso degli ex ds di Articolo 1 e di due «sardine» ha sancito definitivamente. D’altronde c’era chi lo aveva capito da subito, Giuseppe Fioroni all’indomani della vittoria della ex leader di Occupy Pd aveva lasciato il partito dicendo che: "Oggi il Pd per come è nato non esiste più, esiste un partito di sinistra e io tolgo il disturbo". L’ala cattolica del partito mostra delle insofferenze, segnalate anche durante l’assemblea nazionale di domenica da Paola De Micheli. "Un problema lo abbiamo, con il mondo cattolico, i disagi di alcuni non vanno sottovalutati o trattati in maniera fastidiosa" ha dichiarato la quarta classificata nella corsa alle primarie.

 

 

Chi invece sorride per la ricomposizione della frattura sono proprio gli ex ds di Articolo 1. Alfredo D’Atorre, Maria Cecilia Guerra e Arturo Scotto entrano nella nuova Direzione del Partito democratico. E come se non bastasse nel nuovo corso battezzato da Elly c’è spazio anche per le due sardine: Mattia Santori e Jasmine Cristallo. Anche Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza si sono detti entusiasti di rientrare nel partito che avevano lasciato durante l’era Renzi; un entusiasmo che li ha portati a riscriversi al partito. Schlein è la novità che però riaffida un pezzo del Pd alla "ditta" ex Pci.

 

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