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“Il Pd deve sedurre i cittadini”. Giarrusso già detta la linea alla sinistra

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È divampata la polemica intorno a Dino Giarrusso per il suo ingresso nel Partito Democratico e l’appoggio a Stefano Bonaccini nella corsa per le primarie. L’eurodeputato ed ex membro del Movimento 5 Stelle prova a scrollarsi di dosso le critiche in un’intervista al Corriere della Sera: “Nessuno può dirmi che salgo sul carro del vincitore, visto il momento di difficoltà del Pd. È normale chi mi attacchino, ma ho una mia forza, come tutti sanno, e sono sempre stato un elettore di centrosinistra prima di scegliere il M5S, ci sono stati ingressi di persone molto più distanti. Il Pd - dice l’ex Iena a proposito delle critiche del passato - aveva commesso errori e smarrito in parte la sua identità. Io sono il primo ad averlo criticato quando si era allontanato dai lavoratori, dai deboli, ero deluso, non è un caso se ci sono state uscite e scissioni. Ma ora mi metto a disposizione nel suo momento peggiore, credo sia doveroso per chi ha i miei valori”.

 

 

Giarrusso spiega pure la scelta di credere in Bonaccini e dà le linee guida per il futuro del Pd: “Rispetto gli altri, ma ritengo il suo progetto il più credibile, amministra bene la sua regione, ha una chiara origine di sinistra, scuola Pci. Il Pd deve tornare a sedurre i cittadini, farli sognare, diventare di moda, ritrovare una sua identità e stare sui territori, puntando su scuola istruzione cultura e sicurezza”.

 

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