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Classi energetiche case, Fratelli d'Italia contro l'Unione Europea: "Patrimoniale camuffata"

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"La casa è sacra e non si tocca". Ira di Fratelli d'Italia sull'ultima direttiva dell'Unione europea sulle abitazioni, in particolare sulle classi energetiche degli edifici. Il testo dovrebbe essere votato nelle prossime settimane ma la polemica esplode subito. Il capogruppo del partito alla Camera, Tommaso Foti, ha già depositato una risoluzione in Parlamento "per chiedere che il governo intervenga per scongiurare l'approvazione di una norma che danneggerebbe milioni di italiani", ha scritto in una nota.

"Fratelli d'Italia mette in guardia dal tentativo dell'Unione europea di rifilare all'Italia, con la direttiva sull'efficientamento energetico, una patrimoniale camuffata che va a ledere i diritti dei proprietari" tuona Foti. "La proposta di subordinare la possibilità di vendita o fitto di un immobile appartenente ad una classe energetica alta è una ipotesi irrealistica avverso cui abbiamo presentato un'apposita risoluzione in Parlamento. Vogliamo sperare che alla nostra battaglia in difesa delle case degli italiani si uniscano anche le molteplici sinistre che dichiarano di essere dalla parte dei cittadini. Questo è il momento di dimostrarlo con i fatti. In Italia, dove c'è una proprietà immobiliare diffusa, sarebbero 9 milioni gli immobili da ristrutturare in tempi brevi, entro il 2030, secondo la direttiva allo studio dell'Ue. Una misura che avrebbe un impatto devastante sul mercato immobiliare, sui cittadini e sulle famiglie. L'Europa non può scaricare sulle famiglie italiane i costi della transizione energetica. Se si esagera sulla sostenibilità ambientale, senza neppure preoccuparsi di una adeguata gradualità temporale entro cui intervenire, si mette a rischio la sostenibilità sociale". 

L'allarme, lanciato dai costruttori e dai proprietari di case, è la proposta di compromesso che prevede che "gli edifici residenziali e le unità immobiliari dovranno raggiungere dal 1° gennaio 2030 almeno la classe energetica E, e dal 1° gennaio 2033 almeno la classe di prestazione energetica D". Un taglio dei consumi energetici del 25% almeno con lavori importanti come cappotto termico, infissi, caldaie. Fino ad arrivare allo status di emissioni zero nel 2050.

 

 

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