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Il Pd corre veloce verso la scissione: Orlando e Schlein spaccano la sinistra

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Più si va avanti e più la scissione all’interno del Partito Democratico sembra diventare realtà. A raccontare il retroscena sulla spaccatura dei dem è Dagospia che fa sapere come la pietra dello scandalo sia la scelta del nuovo segretario, con Enrico Letta, stufo della situazione che aveva addirittura pensato di dimettersi in anticipo per non dover essere lui a gestire le candidature per le regionali in Lombardia e nel Lazio. La scelta di Alessio D’Amato come possibile erede di Nicola Zingaretti ha infatti diviso ulteriormente il Pd: l’assessore alla Salute è favorevole a sostenere Letizia Moratti in Lombardia e non ne vuole sapere di stringere un’alleanza con il Movimento 5 Stelle.

 

 

Sul fronte del segretario qualche giorno fa era uscito prepotentemente il nome di Elly Schlein, sostenuta in particolare da Goffredo Bettini. “Ha poi cambiato idea rendendosi conto che la candidatura della vicepresidente dell’Emilia-Romagna avrebbe spaccato il partito” la ricostruzione del sito di Roberto D’Agostino, che poi spiega come la parte più a sinistra del Pd voglia Andrea Orlando come segretario. “Questa ipotesi fa attorcigliare le budella agli ex renziani di Base Riformista e all’area Franceschini non solo perché con Orlando il Pd diventerebbe lo junior partner dei 5 Stelle ma anche perché l’avvento dell’ex ministro alla guida del Pd porterebbe al ritorno in pompa magna dei sinistrati Bersani, D’Alema e Speranza” il resto dell’analisi sui dem.

 

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