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“Perdo il 95% delle mie entrate”. Il sacrificio di governo di Crosetto: lo chiedeva Mattarella

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“Io non volevo fare il ministro perché per me significa diminuire almeno del 95% le mie legittime e sudate entrate, ma forse di più”. A parlare è Guido Crosetto, neo ministro della Difesa, che parlando a La Stampa spiega i motivi che hanno portato Giorgia Meloni ad inserirlo nella squadra di governo, contro quella che era la sua volontà: restare fuori dalla politica. “Sento una grande responsabilità sulle spalle, sono consapevole delle difficoltà da affrontare per l'impegno preso. Sentiamo su di noi il peso di 60 milioni di cittadini e chi assume questo ruolo dismette la casacca di partito per rappresentare tutto il Paese” spiega il fondatore di Fratelli d’Italia.

 

 

L’imprenditore spiega le iniziale resistenze e racconta un retroscena che tira in ballo direttamente Sergio Mattarella sulla sua presenza nella lista del centrodestra: “Ho detto che avrei potuto per sacrificio accettare il super Mise. Alla fine, dopo l'uscita di Silvio Berlusconi, ci voleva qualcuno alla Difesa che avesse una posizione internazionale inattaccabile. Ci voleva per la presidenza della Repubblica principalmente”.

 

 

Crosetto conclude con un attacco a chi lo accusa di conflitto di interessi: “Non esiste persona che possa fare più paura alle aziende di me visto che le conosco perfettamente. L'unico conflitto vero è quello con la tranquillità economica familiare”.

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