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Governo, Breda svela i piani di Mattarella: “Vuole garanzie sulla fedeltà a Ue e Nato”

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È il giorno delle consultazioni della coalizione di centrodestra e tra Montecitorio e Quirinale c’è fermento per capire se sarà soltanto Giorgia Meloni a parlare o se pure Silvio Berlusconi e Matteo Salvini saranno protagonisti di qualche uscita, o davanti ai cronisti o davanti allo stesso Sergio Mattarella. “Molti si augurano che la decantazione delle ultime ore si traduca in una definitiva prova di responsabilità. Compreso il presidente della Repubblica, che vuole raccogliere segnali chiari prima di affidare l’incarico di premier” segnala Marzio Breda sul Corriere della Sera, secondo cui al Colle si vuole un governo unito, che entri in carica al più presto.

 

 

Punto critico del colloquio con il Capo dello Stato sarà la collocazione internazionale dell’Italia ed è lo stesso giornalista a svelare quale sarà il comportamento con le forze politiche: “Stavolta il parametro d’esame di Mattarella si concentra molto anche sulla politica estera e sulla fedeltà, da parte dell’Italia, dei Trattati sottoscritti. Che sono quelli con l’Unione europea e la Nato. In quanto garante della Costituzione il presidente ha il dovere di valutare la coerenza complessiva di un programma di governo con la nostra adesione a Ue e Nato”. 

 

 

Basti ricordare ad esempio la bocciatura di Paolo Savona a ministro dell’Economia per via delle sue considerazioni scettiche sull’Europa. “Tranquilli, l’Italia resterà dov’è, nel campo europeo e in Occidente” ha detto Mattarella alle opposizioni, chiarendo quale sarà l’umore con cui si confronterà con i vincitori delle elezioni. Sempre dal quotidiano filtra che dal Quirinale non sarà posto alcun tipo di veto ad Antonio Tajani come ministro degli Esteri: il suo curriculum dice che ha guidato il parlamento Ue ed è stato vicepresidente del Ppe. L’obiettivo è arrivare al giuramento già domenica.

 

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