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DiMartedì, Bersani: "Destra fuori dalla resistenza antifascista". E in studio insorgono tutti

Giada Oricchio
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Pierluigi Bersani “Questa destra è fuori dalla resistenza antifascista. Fratelli d’Italia deve fare il congresso”. Il co-fondatore di Articolo Uno, ospite del talk politico “diMartedì” su LA7, martedì 18 ottobre, ha svelato qual è il problema di fondo nel centrodestra che si appresta a governare dopo le elezioni del 25 settembre (domani Giorgia Meloni dovrebbe ricevere l’incarico dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nda).

Bersani ha osservato: “Non verrà fuori subito, oggi o tra una settimana, ma verrà fuori: si dice che il Pd deve fare un congresso rifondatore, ma Fratelli d’Italia no?! Attenzione, il problema emergerà. Noi abbiamo un problema che ha una grossa profondità storica”. A cosa si riferisce? L’ex segretario del Pd lo spiega subito dopo: “Noi siamo un Paese che ha fatto la resistenza, con le armi e con la politica pagando prezzi altissimi, e in nome di questo si è data una Costituzione antifascista che piace agli italiani. Adesso abbiamo una destra che è fuori da questa storia a differenza di altre destra europee”.

Gli ospiti in studio sono insorti, Gianfranco Rotondi ha commentato sarcastico: “Mi cade un mito se anche Bersani ricorre all’antifascismo”. Il conduttore Giovanni Floris ha invitato tutti alla calma permettendo a Bersani di concludere: “La stessa Giorgia Meloni, leader di FdI, è fuori da questa storia e spesso ha messo l’antifascismo in una chiave di fazione. Se Meloni va da Vox (partito spagnolo di destra estrema, nda) significa che la cosa è profonda”. Così l’ex ministro per lo Sviluppo Economico ha pungolato la destra invitandola a non occuparsi delle magagne del PD bensì a fare i conti con il suo passato storico.

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