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Governo, sale Rampelli nel toto-ministri. Rauti alla Famiglia, perdono quota i tecnici

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Superato lo scoglio dell’elezione dei presidenti di Camera e Senato riprende il toto-ministri per il futuro governo Meloni. L’ultima novità riferita dal Corriere della Sera è la salita nelle quote di Fabio Rampelli come futuro ministro della Transizione ecologica, un dicastero guidato da Roberto Cingolani nell’esperienza di Draghi. Il caro-energia è uno dei temi più caldi del momento e dei prossimi mesi e sarà quindi una scelta di fondamentale importanza. Altra novità è quella di Isabella Rauti, che potrebbe avere le deleghe della Famiglia. 

 

 

Nessuno scossone su altri nomi, ormai considerati punti fermi: Raffaele Fitto agli Affari europei, Adolfo Urso alla Difesa, Guido Crosetto al Mise e Giovanbattista Fazzolari, braccio destro di Giorgia Meloni, come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. A Fratelli d’Italia spetteranno anche le deleghe sui Beni culturali. Da sciogliere il nodo dei vicepremier: dopo un’iniziale freddezza ora sembra più probabile la nomina di Antonio Tajani e Matteo Salvini.

 

 

Per quanto riguarda il resto delle caselle Giancarlo Giorgetti passerà dal ministero dello Sviluppo economico a quello dell’Economia, con il prefetto Matteo Piantedosi in prima fila per guidare il Viminale. Salvini potrebbe diventare il nuovo ministro delle Infrastrutture, con la Lega che si prenderà anche l’Agricoltura, e forse la Disabilità, con Alessandra Locatelli. Da capire che fine farà il ministero della Giustizia, che Meloni vorrebbe tener per sé: il prescelto è l’ex magistrato Carlo Nordo, ma Silvio Berlusconi spinge per Paolo Sisto di Forza Italia. Trovano molto meno spazio i tecnici: come riporta il quotidiano “alla fine potrebbero essere meno di quanto ci si aspettava”, con la Salute da affidare però ad un esperto non politico.

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