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Quarta Repubblica, Paragone svela il vero volto dell'Ue sull'energia: “Ognuno per sé”

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Tra gli ospiti dell’edizione del 19 settembre di Quarta Repubblica, programma televisivo del lunedì sera di Rete4 con Nicola Porro incaricato della conduzione, c’era anche Gianluigi Paragone. In particolare il discorso del senatore e leader di Italexit è stato centro sul caro-energia e l’emergenza bollette: “La bolletta è passata da cara a proibitiva, ci deve mettere i soldi lo Stato. Se chiudono tutte le aziende di cui si sta parlando avremo il disastro sociale. Non è meglio allora fare uno scostamento di bilancio importante? Tra caro e proibitivo ci passano i crolli aziendali, le famiglie sul lastrico, gli anziani abbandonati… O ci mette i soldi lo Stato adesso o non credo che tutto possa tornare come prima. Alla fine la retorica troverà il capitolo fine. Faccio io la parte del cattivo, del cinico, ma dell’Ucraina di Volodymyr Zelensky alla gente, quando arriverà l’inverno, non fregherà più nulla”.

 

 

Paragone spinge l’acceleratore sulle critiche all’Unione Europea: “Agli ‘Incappucciati della Finanza’ io non ho mai dato la fiducia. Lo spirito europeo funziona finché le cose vanno bene sennò ognuno pensa a sé. La Germania sarà un nemico al tetto al prezzo del gas. Quando si è in emergenza, ognuno pensa agli affari propri. Questa è l’Europa. Quanto possono reggere gli imprenditori su una voce variabile come l’energia? O il problema lo risolviamo a monte o - chiosa il senatore - il problema scarica a valle e sarà il disastro”.

 

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