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Ignazio La Russa incalza Mario Draghi e gli alleati: “Subito un Piano Marshall contro il caro-energia”

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Matteo Salvini insiste nel voler togliere, o quantomeno ridiscutere le sanzioni alla Russia, mentre voi mantenete la barra dritta, come si può arrivare a un punto d’accordo? È la domanda posta da Il Dubbio a Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato ed esponente di punta di Fratelli d’Italia. «Noi abbiamo la coscienza a posto - risponde La Russa -. Ma ora c’è un problema e sia noi che la Lega diciamo che va risolto. Quel che bisogna dire è che se si decidesse di sfilarci dalle sanzioni, queste ci sarebbero lo stesso ma noi ci sganceremmo dal blocco dei paesi filoatlantici che vedono la Russia come pericolo per tutta l’Europa, non solo per l’Ucraina. Non otterremmo niente, se non il ritorno a essere chiamati ‘pizza e mandolino’». 

 

 

Secondo l’esponente di FdI, «quel che serve è che questo governo, di cui non facciamo parte, metta in campo tutti gli strumenti a disposizione prima delle elezioni. Mi spiego. Nel prezzo del gas e dell’energia ci sono le accise. Alcune di queste sono già state bloccate, ma le restanti continuano a essere più alte di un anno fa, cioè prima della crisi energetica. Quindi bisogna bloccare completamente questo tipo di tassazione, in modo che lo Stato non guadagni dalle bollette. Già questo bloccherebbe in buona parte l’aumento che i cittadini stanno pagando in questi mesi. C’è - prosegue La Russa - un’altra cosa forte che va fatta, e mi appello al governo affinché si mobiliti. Occorre chiedere ai paesi che come noi si stanno muovendo per bloccare l’aggressione russa attraverso le sanzioni, ma che dalle sanzioni non hanno alcun danno, di aiutare chi, come l’Italia, sente il dovere di partecipare a tutte le iniziative occidentali ma così facendo subisce un danno. Bisogna quindi chiedere a questi paesi, come Stati Uniti, Francia e Olanda, un risarcimento, un aiuto economico». 

 

 

La Russa approfondisce la tematica: «Gli Stati Uniti continuano a venderci gas a prezzo più alto della Russia. La Francia ha centrali nucleari al nostro confine tali per cui lei ottiene vantaggi, giustamente, ma noi ne subiamo i rischi. L’Olanda sta guadagnando grazie alla compravendita di gas sulla borsa di Amsterdam. Serve dunque una specie di ‘Piano Marshall’ energetico, di modo che i danni che l’Occidente subisce dalle sanzioni alla Russia siano ripartiti equamente tra i vari paesi».

 

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