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Energia, Matteo Salvini tuona: “Servono trenta miliardi di debito ora”. Il terribile rischio per le fabbriche

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Matteo Salvini chiede una svolta al governo sul caro-energia. Il leader della Lega torna a martellare su Mario Draghi e il suo esecutivo per intervenire immediatamente, altrimenti sarà il disastro: “L’emergenza è adesso. Tra sei mesi molte fabbriche non ci saranno più, molti operai saranno a casa. La Lega dice che è meglio spendere 30 miliardi adesso per salvare aziende e negozi piuttosto che spenderne cento tra sei mesi per pagare disoccupazioni e casse integrazioni. Tutto il mondo sta andando in questa direzione. C’è un governo in carica per ancora due mesi. Non possiamo aspettare il nuovo governo. Spero che tutta la politica decida di fare adesso il decreto energia di salvezza nazionale. Trenta miliardi di debito ora sono molto meglio rispetto cento miliardi tra tre mesi”.

 

 

Il numero uno del Carroccio, a margine di un punto stampa fuori l’Università degli Studi di Milano, ha poi parlato delle elezioni del 25 settembre e dei successivi scenari: “A me interessa poco stravincere e avere un milione di disoccupati in piazza il 2 novembre. Non è possibile, non è pensabile. Mi interessa vincere e governare un Paese vivo, non un Paese in ginocchio. I sondaggi dicono che stiamo per stravincere e che il centrodestra avrà i due terzi dei seggi. Quanto prendono M5s e Pd mi interessa men che zero. Io ho voglia di governare questo Paese. Chi prende un voto in più - sottolinea Salvini sulla premiership - avrà l'onore e l'onere di indicare chi prenderà per mano questo Paese. Per me sarebbe entusiasmante".

 

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