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L'Aria che Tira, “tsunami sull'Italia”. Carlo Calenda rilancia: “Stop alla campagna elettorale”

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Carlo Calenda, volto di punta del Terzo Polo, è ospite dell’edizione del 26 agosto de L’Aria che Tira, talk show di La7 condotto da Francesco Magnani, e spiega perché ha chiesto agli altri partiti di sospendere la campagna elettorale a causa dell'emergenza dovuta al caro energia: “Qui si sta abbattendo uno tsunami economico di proporzioni senza precedenti, forse solo con il Covid. Il problema qual è? Il governo ha difficoltà ad intervenire perché essendo un governo sfiduciato è in ordinaria amministrazione e non può intervenire. Ai partiti ho fatto una proposta, facciamo i seri, andiamo da Draghi e poi, dal giorno dopo ricominciamo con la campagna elettorale”.

 

 

“Bisogna - dice ancora Calenda in tv - sganciare il prezzo delle rinnovabili non incentivate da quello del gas. Tutte le rinnovabili sono indicizzate al prezzo del gas, quindi vendono l’energia al prezzo del gas, benché costino meno alla produzione. Dobbiamo mettere 10 miliardi per le imprese energivore, 30 per famiglie e piccole imprese. Prima hanno sfiduciato Draghi e adesso gli chiedono di fare una cosa che, essendo in amministrazione ordinaria, non può fare. Il tetto al prezzo del gas non si può fare perché sennò le forniture di gas vanno altrove. Enrico Letta, al momento, non ha preso posizione sul rigassificatore di Piombino”.

 

 

Calenda viene interrogato poi sulle parole di Mario Draghi al Meeting di Rimini: “Certo che l’Italia ce la farà. È sopravvissuta a tante cose. Il problema è quanto male si fa all’Italia e penso che si farà molto male e lo vedremo già nelle prossime settimane. È andato di moda il ‘vaffa’ del Movimento 5 Stelle ed è stato un disastro, poi ‘prima gli italiani’ di Matteo Salvini ed è stato un disastro e ora va di moda Giorgia Meloni... Ma c’è una costante, la mancanza di esperienza nell’amministrazione, il sapere come funziona un’azienda. Poi l’Italia sopravviverà a tutti noi. Andare in disavanzo secondo me è inevitabile ma Draghi - sottolinea e conclude Calenda - non lo può fare. Uno scostamento di bilancio quando sei per gli affari correnti lo puoi fare solo con l’appoggio di tutti i partiti e solo se viene riconosciuto uno stato di emergenza”.

 

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