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Crisi di governo, i due discorsi di Draghi al Senato: "Non ha ancora deciso". Cosa dirà il premier

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Due scenari aperti, quello della fiducia oppure delle dimissioni. Il premier Mario Draghi ha preparato due discorsi e solo all'ultimo istante deciderà quale usare per l’appuntamento di oggi in Senato alle ore 9,30.

Il primo è quello con cui chiederà la fiducia. Il secondo invece è quello che confermerebbe le dimissioni rassegnate la settimana scorso al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I fari sono accesi sulla posizione del Movimento 5 Stelle, che in caso di no a SuperMario rischierebbe una nuova scissione. E poi quella del centrodestra che dopo il caso Letta a Palazzo Chigi ha posto come condizioni per la fiducia la bocciatura del documento in 7 punti presentato da Giuseppe Conte.

Il primo scenario è quello più ottimistico. E prevede che dopo il discorso del premier il Senato confermi la fiducia al governo. Con l’incognita M5s. "Decidiamo oggi", avrebbe detto Conte secondo i ben informati. Al contrario i 5 Stelle potrebbero uscire dalla maggioranza con una ventina di parlamentari pronti a lasciare il M5S. Il centrodestra di governo, Lega e Forza Italia, è orientato al sì ma con una condizione.: portare l'Italia al voto a marzo e non a maggio 2023. Ma Draghi non sarebbe disposto né a veti né a ultimatum: "Ieri non aveva ancora deciso se presentarsi o no come dimissionario alle Camere" scrive il Corriere della Sera.

 

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